di Antonio Battaglia – Lo sport mondiale è costretto a fare i conti con il Coronavirus. Si ferma, si riorganizza, fa nascere discussioni. La situazione di forte stallo avrà pesanti ricadute su qualsiasi settore, compreso quello del nuoto.
A tal proposito, la redazione di Calabria 7 vuole continuare a dar voce a tutti i protagonisti di questo ambito, impegnati ad affrontare in prima linea la terribile emergenza. Gianni Laganà, presidente dell’ASD Blu Team Nuoto e proprietario della piscina “Il Corallo” di Reggio Calabria, non nasconde le proprie perplessità sul futuro: “Non ci fa tanto paura l’apertura, che non implica un problema dal punto di vista organizzativo, ma la ripartenza – afferma senza fronzoli il professionista ai nostri microfoni – Il dramma è l’incognita sulla forma futura dello sport, sarà difficile motivare i ragazzi”.
A tal proposito, la redazione di Calabria 7 vuole continuare a dar voce a tutti i protagonisti di questo ambito, impegnati ad affrontare in prima linea la terribile emergenza. Gianni Laganà, presidente dell’ASD Blu Team Nuoto e proprietario della piscina “Il Corallo” di Reggio Calabria, non nasconde le proprie perplessità sul futuro: “Non ci fa tanto paura l’apertura, che non implica un problema dal punto di vista organizzativo, ma la ripartenza – afferma senza fronzoli il professionista ai nostri microfoni – Il dramma è l’incognita sulla forma futura dello sport, sarà difficile motivare i ragazzi”.
Le ricadute sotto il profilo economico sono enormi, soprattutto per gli imprenditori sportivi: “Noi siamo stati i primi a chiudere la nostra piscina, abbiamo saltato i campionati regionali. Gli imprenditori, quelli che hanno messo in gioco la propria vita, non sono minimamente presi in considerazione”.
Tanti interrogativi sull’adeguamento delle strutture alle distanze sociali: “Potrei non riuscire a coprire le spese, infatti stavo ipotizzando la chiusura totale. Le pubblicità non possono investire su su una struttura ferma, son ricavi che vengono meno”.
Redazione Calabria 7