Coronavirus, violano il decreto recandosi al bar: 30 denunciati a Lamezia

Procedono serrati i controlli predisposti dai Carabinieri di Lamezia Terme finalizzati a garantire il rispetto delle misure urgenti di contenimento del contagio del virus Covid-19 emanate negli ultimi giorni dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Calabria.

In particolare i militari dell’Arma stanno orientando le verifiche sul possesso da parte dei cittadini delle previste autocertificazioni per gli spostamenti consentiti, che ricordiamo essere quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute, sul rispetto delle chiusure imposte per gli esercizi commerciali non indicati nell’allegato al DPCM dell’11.03.2020 e altresì sul rispetto dei protocolli di sicurezza anti-contagio per tutte le attività commerciali ancora attive. Sono oltre trenta i soggetti deferiti ai sensi dell’art.650 c.p. poiché sorpresi fuori dalle proprie abitazioni senza giustificato motivo. Molti di loro controllati mentre consumavano tranquillamente alcolici nei bar del centro cittadino. Altri, invece, hanno approfittato delle restrizioni in corso per muoversi indisturbati e commettere reati. È il caso di sei soggetti. Due tratti in arresto per essere stati sorpresi mentre asportavano legna da una proprietà privata e altri quattro, deferiti in stato di libertà, bloccati mentre trafugavano merce varia dall’interno di uno stabilimento balneare sito lungo la SS18. Il titolare di un esercizio di ristorazione, invece è stato deferito per non aver ottemperato alla prevista chiusura oltre le ore 18 continuando a somministrare pasti alla clientela. Lo stesso sarà segnalato alla competente Autorità Amministrativa per la sospensione dell’esercizio dell’attività. Anche dai Carabinieri giunge l’appello: restate a casa, insieme possiamo farcela.

In particolare i militari dell’Arma stanno orientando le verifiche sul possesso da parte dei cittadini delle previste autocertificazioni per gli spostamenti consentiti, che ricordiamo essere quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute, sul rispetto delle chiusure imposte per gli esercizi commerciali non indicati nell’allegato al DPCM dell’11.03.2020 e altresì sul rispetto dei protocolli di sicurezza anti-contagio per tutte le attività commerciali ancora attive. Sono oltre trenta i soggetti deferiti ai sensi dell’art.650 c.p. poiché sorpresi fuori dalle proprie abitazioni senza giustificato motivo. Molti di loro controllati mentre consumavano tranquillamente alcolici nei bar del centro cittadino. Altri, invece, hanno approfittato delle restrizioni in corso per muoversi indisturbati e commettere reati. È il caso di sei soggetti. Due tratti in arresto per essere stati sorpresi mentre asportavano legna da una proprietà privata e altri quattro, deferiti in stato di libertà, bloccati mentre trafugavano merce varia dall’interno di uno stabilimento balneare sito lungo la SS18. Il titolare di un esercizio di ristorazione, invece è stato deferito per non aver ottemperato alla prevista chiusura oltre le ore 18 continuando a somministrare pasti alla clientela. Lo stesso sarà segnalato alla competente Autorità Amministrativa per la sospensione dell’esercizio dell’attività. Anche dai Carabinieri giunge l’appello: restate a casa, insieme possiamo farcela.

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