Depuratore sotto sequestro, il chiarimento del sindaco di Corigliano-Rossano

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Relativamente alla notizia rispetto ad un provvedimento di sequestro del depuratore Amica-Seggio ritengo utile spiegare ai miei concittadini l’accaduto, come sempre nella massima trasparenza.” È quanto scrive in una nota il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Rossi.

“Intanto – continua la nota – preciso che si tratta di un procedimento avviato nel maggio 2019, prima che diventassi sindaco, mentre ad essere stati posti sotto sequestro, qualche giorno fa, sono i contenitori di alcuni fanghi posti ad essiccazione, e non l’intero depuratore il quale, purtroppo, è sotto sequestro da anni”.

“Intanto – continua la nota – preciso che si tratta di un procedimento avviato nel maggio 2019, prima che diventassi sindaco, mentre ad essere stati posti sotto sequestro, qualche giorno fa, sono i contenitori di alcuni fanghi posti ad essiccazione, e non l’intero depuratore il quale, purtroppo, è sotto sequestro da anni”.
“I fanghi -aggiunge Stasi – sono ovviamente stoccati in contenitori idonei. La normativa prevede che possa essere stoccata una quantità limitata di questo materiale, il quale deve essere quindi prelevato e portato periodicamente a smaltimento, mentre il controllo della Guardia Costiera ha rilevato una quantità superiore, che tuttavia secondo i nostri tecnici non era ancora idoneo allo smaltimento poiché non ancora correttamente essiccato.”

“In ogni caso – precisa il primo cittadino – , il comune procederà ad eseguire celermente le prescrizioni ed a produrre la documentazione necessaria per spiegare l’accaduto. Approfitto della vicenda per esprimere apprezzamento nei confronti dell’attività di controllo e monitoraggio della Capitaneria di Porto sul versante dell’inquinamento marino e del corretto funzionamento dei depuratori, compito difficile ed importante”. “Fin dal mio insediamento non ho mai fatto segreto di come il nostro sistema depurativo, e più in generale il sistema di gestione delle acque cittadino, presenti problemi importanti che richiedono interventi strutturali.
Periodicamente rileviamo pezzi di rete insufficienti o addirittura mancanti, mentre i nostri depuratori sono profondamente sottodimensionati e questo rende molto difficile l’intera gestione degli stessi, ponendo l’Ente, compreso il sindaco pro-tempore, anche nella condizione di poter essere chiamato a responsabilità: è il ruolo del sindaco.”

“Dal canto nostro, – ribadisce Stasi – come amministrazione comunale, oltre ad aver attivato più interventi di efficientamento su alcuni dei depuratori ed aver reso efficiente dopo decenni la condotta sottomarina del depuratore di Sant’Angelo, abbiamo lavorato a stretto contatto con il Commissario Nazionale per l’emergenza depurazione e qualche mese fa abbiamo ottenuto l’avvio di un progetto da 36 milioni di euro per il completamento della rete fognaria e l’adeguamento di tutti gli impianti di depurazione. Si tratta dell’intervento strutturale che serve, e l’iter di questo progetto è attualmente in corso.

Siamo consapevoli – conclude la nota – e deve esserlo anche la nostra comunità , che solo quando saranno terminati tali interventi potremo uscire dalla procedura di infrazione e vantare un sistema depurativo efficiente, un obiettivo a cui stiamo lavorando duramente e che raggiungeremo nei prossimi anni.

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