A Soverato il titolare di uno stabilimento balneare è stato denunciato dalla Capitaneria di porto per occupazione abusiva di area demaniale. Sarebbe l’unico caso in Italia a ricevere questo trattamento, come risultato della direttiva europea Bolkenstein, lo strumento con il quale l’Europa tenta di mettere ordine nelle concessioni. In tutta Italia, però, la normativa ha un effetto dirompente. A Soverato, il lido denunciato aveva una subconcessione che è, però, scaduta il 31 dicembre scorso, come per tutte le altre 13mila attività balneari d’Italia, secondo quanto riporta un servizio sul telegiornale TGR della Rai.
L’avvocata: “Due pesi e due misure”
L’avvocata: “Due pesi e due misure”
“Ci siamo ritrovati un fiume in piena. Volevamo soltanto prepararci per un’altra stagione”, afferma l’imprenditore Giuseppe Neri ai microfoni della Rai. L’avvocata Annalisa Pisano, difensora del titolare, spiega di avere segnalato una condizione oggettiva di insussistenza dei titoli. “Questa ipotesi di reato può essere, in astratto, contestata attualmente a tutti i concessionari balneari d’Italia. Mi chiedo anche come cittadina, se si possono fare due pesi e due misure, adottare linee repressive, garantiste, sullo stesso stato di cose”, sostiene. La capitaneria di Porto comunica che d’ora in poi adotterà una linea prudenziale e non opererà altri controlli.
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