Una cerimonia fortemente voluta nell’ambito delle celebrazioni del 2 giugno che “quest’anno assumono un valore ancora più importante viste le difficoltà che abbiamo superato dovute alla pandemia”. Con queste parole il prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, ha consegnato quattro medaglie concesse dal presidente della Repubblica a cittadini italiani, militari e civili deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto e per l’economia di guerra, originari della provincia di Catanzaro. Tre sono andate alla memoria di Antonio Cannistrà di Catanzaro, Massimino Guzzetti e Sebastiano Ligarò, entrambi di Cropani e una ad Antonio De Mare di Magisano. “Dobbiamo sempre ricordare – ha detto il prefetto – quale è stato il nostro percorso storico e ricordare come siamo arrivati alla democrazia e alla repubblica e non dimenticare il sacrificio dei nostri concittadini”.
Antonio Cannistrà
Antonio Cannistrà
Nato a Catanzaro il 17 settembre del 1921 è stato chiamato alle armi il 3 gennaio del 1941. L’8 settembre 1943 è stato catturato dai tedeschi. Costretto a effettuare molteplici lavori, fu internato in seguito come minatore presso la miniera di Zletovo Mines in Macedonia fino all’8 settembre 1945, quando fu liberato dalle truppe macedoni. Impossibilitato a rientrare in Italia veniva trattenuto come minatore nella stessa miniera sotto il comando del Governo macedone, membro della Federazione democratica jugoslava. Rimpatriato e sbarcato ad Ancona il 29 novembre 1946, fu ricoverato lo stesso giorno all’ospedale militare di Loreto, in quanto denutrito e contagiato dalla malaria. Successivamente a causa delle malattie contratte in guerra definitivamente dichiarato invalido di guerra. È deceduto in Catanzaro l’11 dicembre 1996.
Massimino Guzzetti
Nacque a Cropani il 31 gennaio del 1923. Arruolato come artigliere fu trasferito al 10° Reparto Artiglieria di Napoli nel 1941. Nel 1943 fu catturato dai tedeschi e deportato in Germania, lì fu avviato al lavoro coatto. Rimase prigioniero di guerra sino al 21 aprile 1945 quando fu rimpatriato giungendo a Cropani dopo un mese di cammino. Nei suoi racconti è sempre emersa la sofferenza del fisico e dello spirito patita, oltre alla fame insaziabile e la fatica fisica cui è stato costretto nel periodo di prigionia. E’ morto a Cropani nel 2012.
Sebastiano Ligarò
Sebastiano Ligarò classe 1923, partecipò al secondo conflitto mondiale negli anni 1943-1944. Chiamato alle armi l’11 gennaio 1943 parti da Bari alla volta del Montenegro col 14° Reggimento Artiglieria. Prese parte alle operazioni di guerra nei territori dell’ex Jugoslavia dove fu catturato dalle forze armate tedesche il 9 settembre 1943 e fu poi condotto in Germania. Dai suoi racconti, che era solito condividere con familiari ed amici, traspariva l’orrore della guerra, le tante atrocità di cui fu testimone, il patimento della fame e delle vessazioni subite durante gli anni di prigionia. Sottoposto a lavori forzati, ricordava con sofferenza che durante la prigionia, era costretto a nutrirsi di sole bucce di patate. Il l° aprile del 1945 fu liberato dalla forze armate alleate.
Antonio De Mare
Nato ad Albi il 30 giugno 1924 è attualmente residente a Magisano. Venne chiamato alle armi nel luglio 1943 per poi iniziare il servizio nell’agosto dello stesso anno. Venne catturato dalle FF.A.A. Tedesche nei pressi di Rovereto (TN) il 09.09.1943 e deportato, dopo la cattura, nel campo di concentramento di Dachau. In epoca successiva venne poi spostato nel campo di concentramento di Hannover e costretto ai lavori forzati. Liberato dalle forze alleate nel 1945, fece ritorno in Italia e collocato in congedo illimitato in epoca successiva all’11 settembre 1945.
Ufficiali e Cavalieri
Durante la cerimonia sono state consegnate anche le onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a diciassette nuovi insigniti della provincia di Catanzaro che si sono distinti “nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”. Sono andate al maggiore Vittorio Francesco Fucilli, dottor Francesco Iuliano; dottor Matteo Tubertini nominati Ufficiali. Nominati Cavalieri Al Merito Della Repubblica Italiana: il colonello Francesco Italo Arno, dottoressa Amalia Cecilia Bruni, luogotenente Francesco Cardone, colonello Giuseppe Carubia, maresciallo Christian Cianflone, ingegnere Roberto Fasano, luogotenente Alberto Floridia, dottoressa Donatella Monteverdi, tenente Nicola Perri; professoressa Francesca Prestia, Antonio Rao, dottor Gino Rotella; Dir. Sup. P.S. Antonio Turi,colonello Ugo Vescio. “Onorare i cittadini – ha detto infine il prefetto- che si sono distinti per arte e mestieri è di fondamentale importanza in questa fase storica in cui molti hanno perso il lavoro, lavoro che va tutelato e rilanciato. Onorificenze che siano di buon auspicio per la ripresa economica del paese”. (dam.riv.)