“Nel giorno dell’ottantesimo anniversario del barbaro eccidio delle Fosse Ardeatine, a opera dei nazisti che occupavano Roma e l’Italia nella Seconda Guerra Mondiale, abbiamo voluto onorare la memoria di Giovanni Vercillo, portando un segno con i colori della nostra città sulla sua tomba, collocata nel mausoleo della strage. Vercillo è uno dei quattro calabresi caduti alle Fosse Ardeatine tra le 335 vittime delle SS tedesche il 24 marzo 1944. Funzionario della Corte dei Conti, era nato a Catanzaro nel 1908 da Luigi e Teresa De Riso. Arrestato dai nazisti il 18 marzo, perché sospettato di appartenere al Gruppo clandestino ‘Fossi’ della Resistenza, fu rinchiuso nel carcere di via Tasso, luogo di spaventose privazioni e torture inflitte agli antifascisti della capitale”. Così in nota il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita.
Chi fu Giovanni Vercillo
Chi fu Giovanni Vercillo
“Da lì, Giovanni Vercillo fu condotto con altri prigionieri civili e militari nelle Cave Ardeatine dove cadde da martire, fucilato per ritorsione all’attentato di via Rasella. Giovanni all’epoca aveva soltanto 35 anni. A lui, la città di Catanzaro, dopo la guerra, ha dedicato significativamente una delle sue vie centrali. Una di quelle strade che ogni giorno percorriamo immersi nella routine quotidiana, a volte senza pensare che porta il nome di un giovane uomo valoroso, alla cui memoria la nostra comunità deve guardare ancora con gratitudine, per aver compiuto un scelta di campo a favore della libertà e della democrazia, fino a perdere la vita. Al coraggio di Giovanni, alle sue sofferenze e al suo sacrificio, il pensiero affettuoso e riconoscente di tutti i suoi concittadini catanzaresi”, conclude Fiorita.