Giornata della Memoria, il ricordo dell’Uici di Catanzaro

Uici Catanzaro

Dare la possibilità di crescere in una società che sia a misura d’uomo significa soprattutto adoperarsi ed agire affinché dagli errori del passato si possa prendere la piena consapevolezza che a decidere del proprio futuro siano proprio le generazioni del presente alle quali si ha il compito di ricordare come l’umanità abbia vissuto momenti e periodi che nella memoria collettiva ancora oggi lasciano una traccia indelebile. A questo servono momenti come la “Giornata della Memoria” che sin dalla sua istituzione nel 2005, per volere dell’Onu, ha il compito di ricordare quale sia stata la pagina più brutta della storia dell’intera umanità, l’Olocausto.

Momento che anche l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro ha voluto celebrare nel ricordo delle vittime della follia nazista, e che per l’occasione ha organizzato un approfondito dibattito on line attraverso una incontro su piattaforma Zoom ed una diretta social con la partecipazione delle scuole secondarie di II grado della città. Evento che ha voluto ricordare come in quel frangente i soggetti affetti da disabilità siano stati tra i deportati, coloro che maggiormente abbiano patito tali crudeltà perché il concetto di perfezione della razza, così tanto decantato dal regime nazista ha sancito per molti disabili la morte certa immediata, mentre per altri soggetti che riteniamo di definire ancor più sfortunati ha visto la realizzazione di studi atroci e ricerche definite all’epoca medico-scientifiche attraverso test e sevizie così crudeli che l’umanità stessa non ha avuto il coraggio di ricordare più.

Momento che anche l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro ha voluto celebrare nel ricordo delle vittime della follia nazista, e che per l’occasione ha organizzato un approfondito dibattito on line attraverso una incontro su piattaforma Zoom ed una diretta social con la partecipazione delle scuole secondarie di II grado della città. Evento che ha voluto ricordare come in quel frangente i soggetti affetti da disabilità siano stati tra i deportati, coloro che maggiormente abbiano patito tali crudeltà perché il concetto di perfezione della razza, così tanto decantato dal regime nazista ha sancito per molti disabili la morte certa immediata, mentre per altri soggetti che riteniamo di definire ancor più sfortunati ha visto la realizzazione di studi atroci e ricerche definite all’epoca medico-scientifiche attraverso test e sevizie così crudeli che l’umanità stessa non ha avuto il coraggio di ricordare più.

Il diario di Anna Frank

Si è discusso quindi a cura di Luciana Loprete del progetto T4 che ha contato la soppressione di oltre 70000 adulti disabili nonché l’effettuazione di innumerevoli esperimenti su bambini affetti da disabilità per comprendere quali potessero essere le cause della loro menomazione, esperimenti effettuati senza alcun rispetto della vita e soprattutto attraverso pratiche così dolorose da sancire morti atroci a causa delle sofferenze e del dolore.

Il dibattito è poi proseguito con la lettura di alcuni passaggi del diario di Anne Frank a cura delle alunne della classe II° BL dell’Istituto “De Nobili” di Catanzaro ed altrettanti toccanti passaggi di storia eseguiti dagli alunni della Classe III° C del Liceo Classico “P. Galluppi” di Catanzaro, momenti altamente toccanti e colmi di emozione e commozione in virtù della passione dell’immedesimazione che gli stessi alunni hanno dimostrato non solo nella lettura dei testi ma soprattutto nel prendere conoscenza di come l’olocausto abbia profondamente colpito tutti indistintamente.

Vasta è stata comunque la partecipazione riscontrata dai messaggi pervenuti attraverso i social network durante l’esposizione dei vari temi di diverso carattere che sono stati esposti nell’ambito dell’evento, a partecipare infatti sono stati oltre che gli alunni anche docenti come la professoressa Concetta Loprete che ha ricordato come la musica sia stata in quel periodo un veicolo di sollievo per i deportati e la professoressa Rosanna Fabiano che invece ha approfondito dal punto di vista filosofico quali siano stati i concetti sui quali la Germania nazista si basò nella realizzazione del suo piano di sterminio.

Partecipazione, testimonianze e commozione

Il tutto coordinato da Antonella Mascaro che ha saputo collegare i vari interventi approfondendo tra l’altro l’aspetto storico insieme al commentatore Vincenzo Mascaro che rievocando quanto accaduto durante la notte dei cristalli ha voluto ricordare come sia nato l’odio nei confronti della comunità ebraica ed alla giornalista Benedetta Garofalo che invece nel suo intervento ha disseminato importanti aspetti legati al ruolo della donna non solo nei lager ma anche nel periodo post liberazione con le testimonianze di donne sopravvissute come Mirella Stanzione e Lidia Rolfi.

Toccante e ricco di commozione è stato infine l’elaborato della classe V° C indirizzo Scienze Umane del Liceo “Giovanna De Nobili” di Catanzaro che nel riprendere alcuni passaggi del Film “Il bambino con il pigiama a righe” hanno interpretato non solo le parti di ragazzi deportati, ma anche dei militanti nazisti che solo dopo aver preso visione delle condizioni in cui versavano gli stessi deportati ne hanno appreso le angherie e crudeltà. Un ringraziamento dunque ai dirigenti scolastici ed ai docenti dei vari istituti protagonisti dell’evento per la sensibilità dimostrata nel dare la possibilità ai giovani alunni di poter partecipare ai lavori. La registrazione integrale dell’incontro seminariale è disponibile sui canali Facebook e Youtube dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro.

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