Nella giornata del 23 Marzo 2019, si è tenuto presso la palestra Marconi che ospita l’Accademia Arti Marziali di Lamezia, il 4° Stage Brutium di arti marziali.
La commissione formata dal Maestro e Presidente della Commissione Nazionale MGA Enzo Failla ha avuto due maestri ospiti d’eccezione: il Responsabile Aikido Calabria Ignazio Imperiale ed il Responsabile MGA Calabria Antonio Ruberto. Numerose scuole di arti marziali provenienti da Calabria e Sicilia hanno fatto capolinea a Lamezia Terme per prendere parte al 4° Stage Brutium.
La commissione formata dal Maestro e Presidente della Commissione Nazionale MGA Enzo Failla ha avuto due maestri ospiti d’eccezione: il Responsabile Aikido Calabria Ignazio Imperiale ed il Responsabile MGA Calabria Antonio Ruberto. Numerose scuole di arti marziali provenienti da Calabria e Sicilia hanno fatto capolinea a Lamezia Terme per prendere parte al 4° Stage Brutium.
Prevenzione, sicurezza e difesa personale, queste le parole chiave dell’evento, aperto al pubblico, che verteva in una lezione di arti marziali, autodifesa e kenjitsu (arte della spada giapponese), molto approfondita cercando di sensibilizzare i partecipanti a quello che è l’insegnamento del “budo” – la via del guerriero – ovvero colpire difendendosi, senza recare danni permanenti all’avversario, qualora non fosse indispensabile.
La prima parte della lezione è stata incentrata su alcune tecniche base di autodifesa condotta dal Maestro Enzo Failla, 7° dan di judo ed ex allievo del maestro Sugiyama Shoji. Lo scopo ultimo era quello di imparare a difendersi e divincolarsi in diverse modi cercando di evadere dall’aggressione di uno o più malintenzionati. Il Maestro ha spiegato che l’obiettivo di chi si difende è evadere, e non ferire l’avversario. Colui che pratica le arti marziali non ferisce mai il prossimo.
La seconda parte, invece, ha mostrato il lato più tradizionale e puro della cultura giapponese grazie alla lezione del maestro Ignazio Imperiale che ha deliziato tutti i presenti introducendo l’arte del kenjitsu. Infatti, come se si fosse proiettati indietro nell’epoca dei guerrieri samurai, il maestro Imperiale ha tenuto un interessante discorso spiegando tutti i segreti della katana giapponese, e come veniva impiegata dai samurai in battaglia per poi dimostrarne l’utilizzo in alcune tecniche di spada del Ken Tai Ichi, stile appartenente alla scuola Yoseikan Sugiyama-ha.
La terza, ed ultima parte dell’evento, è stata riservata al maestro Antonio Ruberto, che ha intrattenuto il pubblico in una lezione di autodifesa personale, mista ad MGA (Metodo Globale Autodifesa).
In conclusione, l’evento di grande portata, ha richiamato a sé numerose scuole del sud Italia con l’obiettivo comune di praticare un’arte, non uno sport, che riesce a penetrare sempre di più nella società occidentale riuscendo a mantenere integra la propria personalità e spiritualità. Le arti marziali, come spiegato all’evento, non aiutano solo il corpo a mantenersi in forma, ma agiscono principalmente sulla mente, allenandola a percepire e soprattutto a studiare mantenendo il sangue freddo, le situazioni più ostiche che si presentano nella vita di tutti i giorni. La via del guerriero, il budo (o bushido), non è una via di distruzione, ma una via di pace ed equilibrio.
Redazione Calabria 7