Green pass, in arrivo le nuove misure, Regioni: ‘Mascherine anche all’aperto’

Il ministro per la Pubblica amministrazione, Brunetta: "Chi non vuole vaccinarsi dovrà fare casa e lavoro perché altrimenti metterebbe in pericolo gli altri"
quarta dose speranza

Il decreto che consentirà soltanto ai vaccinati e ai guariti di ottenere il “super green pass” per frequentare le attività sociali, ricreative e culturali potrebbe entrare in vigore la prossima settimana, forse già lunedì 29 novembre, al massimo il 6 dicembre. La stretta per cercare di contenere la quarta ondata del Covid è agli sgoccioli. Le misure dovrebbero arrivare nel Consiglio dei ministri convocato per le 15.30 di questo pomeriggio. E’ in corso intanto la Cabina di regia del Governo sulle nuove regole. Alla riunione, presieduta da Mario Draghi, prendono parte i capi delegazione di maggioranza: Giancarlo Giorgetti (Lega), Stefano Patuanelli (M5s), Dario Franceschini (Pd), Maria Stella Gelmini (Fi), Roberto Speranza (Leu), Elena Bonetti (Iv). Sono presenti anche il coordinatore del Cts Franco Locatelli e il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro.

Regioni in pressing

Regioni in pressing

Intanto le Regioni sono in pressing per chiedere misure più stringenti a partire dalle mascherine all’aperto. “L’ipotesi delle mascherine all’aperto – sottolinea l’assessore regionale alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato – è stata messa dalle Regioni sul tavolo nel confronto con il Governo. È una misura che andrebbe adottata subito in tutta Italia a prescindere dai colori. Mascherine anche all’aperto e soprattutto nei luoghi affollati”, aggiunge D’Amato. La misura è stata richiesta in vista delle festività quando assembramenti nelle città sono frequenti anche per lo shopping.

Il decreto

È tutto pronto, le misure del decreto Covid in arrivo sono delineate. Per evitare le chiusure di attività e imprese nelle prossime settimane e durante le festività natalizie, anche l’Italia – come riporta il Corriere della Sera – decide di escludere da cinema, teatri, bar, ristoranti, palestre e stadi i non vaccinati. Di fronte a una risalita dei casi positivi al Coronavirus, che senza la soluzione del super green pass provocherebbe nuove limitazioni per tutti, si sceglie di imporre divieti soltanto ai no-vax. Un solo dubbio da definire. La decisione cruciale da prendere è se lo stop per le persone non immunizzate debba scattare già dalla zona bianca, o esclusivamente a partire dalla fascia di rischio gialla.

“Chi non vuole vaccinarsi – afferma il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta – dovrà fare casa e lavoro perché altrimenti metterebbe in pericolo gli altri”. Non si sono finora pronunciati i ministri leghisti e lo stesso Matteo Salvini, al termine dell’incontro con i governatori del Carroccio, ha mantenuto una posizione attendista, senza però dire no alla stretta e ribadendo il suo “secco no” al green pass per gli under 12 anni.

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