di Maria Teresa Improta – Un monumento per ricordare le gesta eroiche dei caduti della Polizia di Stato. E’ stata inaugurata oggi, alla presenza del Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Lamberto Giannini, l’opera scultorea realizzata dal vice ispettore in forze al commissariato di Rossano Giuseppe Savoia e collocata all’ingresso della Questura di Cosenza. Una stele con un bassorilievo in bronzo su supporto ferreo, alta oltre due metri, raffigurante lo stemma araldico della Polizia di Stato con un angelo che abbraccia un poliziotto in divisa accompagnandolo nell’aldilà.
Giannini: “La Calabria avrà l’attenzione che merita”
Giannini: “La Calabria avrà l’attenzione che merita”
“Questa scultura – ha affermato il Capo della Polizia Lamberto Giannini – simboleggia la memoria di chi ci ha preceduti, di coloro che hanno donato la propria vita alla patria. Il loro ricordo è la nostra luce per andare avanti, una guida, un esempio da seguire. Dovrà fungere da stimolo per adempiere al meglio ai nostri compiti. Durante la pandemia siamo riusciti a restare uniti, dando prova di poter garantire il vivere quotidiano. Abbiamo soccorso cittadini e dato supporto alla cittadinanza. E’ doveroso non dimenticare i 16 colleghi morti causa Covid e i 16mila poliziotti contagiati. Nella Polizia di Stato 1 agente su 10 è stato colpito dal coronavirus. In Calabria la lotta alla criminalità organizzata continua incessante. Impieghiamo tutte le nostre migliori energie perché questo è un territorio che merita massima attenzione e sforzo da parte dello Stato e della Polizia di Stato. E’ un impegno grande quello di essere qui presenti nelle strade, nelle piazze, nel fare le attività investigative, i cittadini devono sapere che noi ci siamo. Abbiamo previsto di potenziare l’organico in Calabria, arriverà nuovo personale, stiamo cercando di recuperare con gli arruolamenti scaglionati nel tempo. La Calabria avrà tutta l’attenzione che merita”.
Il questore di Cosenza Giovanna Petrocca: “Calabria realtà difficile”
“La nostra è una realtà difficile – ha dichiarato il questore di Cosenza Giovanna Petrocca – dove la presenza delle forze dell’ordine trasmette un senso di tutela ai cittadini. Giuseppe Savoia ha rappresentato un angelo che porta in cielo un poliziotto in divisa perché per noi è un simbolo di legalità e giustizia che indossiamo fino alla morte”. Il prefetto uscente di Cosenza Cinzia Guercio che domani lascerà il proprio incarico per ritornare al Ministero dell’Interno a Roma si è detta arricchita dall’esperienza a Cosenza. “È una provincia complessa – ha spiegato Guercio – che ha bisogno di credere in sé stessa. Un territorio popolato da tante persone che si adoperano per il bene comune. Porterò con me i ricordi a livello umano e professionale di una terra difficile dove le forze dell’ordine e magistratura fanno di tutto per garantire la sicurezza della collettività. Sono convinta che chi ha un incarico di pubblico servizio sia fortunato perché può fare il bene della comunità”.
L’arcivescovo Nolè: “Siete i nostri angeli”
L’arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano Francescantonio Nolè ha benedetto il monumento donato alla Questura da Confindustria Cosenza e Ance Cosenza ringraziando le forze dell’ordine “che in questi due anni hanno avuto la funzione di veri e propri angeli custodi”. “Per noi – ha aggiunto – è importante vedere la presenza dello Stato in Calabria, terra spesso abbandonata”. Alla cerimonia erano presenti tutti i vertici regionali della Polizia di Stato tra i quali il questore di Reggio Calabria Bruno Megale, il questore di Catanzaro Mario Finocchiaro, il primo dirigente della Polizia postale di Reggio Calabria Vincenzo Cimino, il primo dirigente della Polizia postale di Reggio Calabria Vincenzo Cimino, il vice ispettore Fabio Ferraro responsabile della sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Cosenza, il comandante del Nucleo Operativo dei carabinieri di Cosenza tenente colonnello Raffaele Giovinazzo, il comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza colonnello Danilo Nastasi, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Cosenza Vincenzo Bernardo, il procuratore capo di Cosenza Mario Spagnuolo, il presidente della provincia di Cosenza Franco Iacucci e il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.