di Antonio Battaglia – Poco utile è un eufemismo, sia chiaro. Una gara del genere, contro una direttissima concorrente per la salvezza, presupponeva quel pizzico di coraggio in più. Il Cosenza, invece, quest’oggi non ha nemmeno pensato a gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Nel complesso, la gara dei Lupi non ha mostrato grosse imperfezioni: buone occasioni sia nel primo tempo che nella ripresa, tenuta mentale e fisica per tutti i 90 minuti, ma poca voglia di osare. Non c’è rabbia agonistica, non c’è mordente: basti vedere gli ultimi minuti di gara, quando i Lupi non sono riusciti nemmeno ad uscire dalla propria metà campo. Il Venezia è lontano ben otto punti, troppi per poter continuare ad alimentare le speranze di salvezza diretta.
Nel complesso, la gara dei Lupi non ha mostrato grosse imperfezioni: buone occasioni sia nel primo tempo che nella ripresa, tenuta mentale e fisica per tutti i 90 minuti, ma poca voglia di osare. Non c’è rabbia agonistica, non c’è mordente: basti vedere gli ultimi minuti di gara, quando i Lupi non sono riusciti nemmeno ad uscire dalla propria metà campo. Il Venezia è lontano ben otto punti, troppi per poter continuare ad alimentare le speranze di salvezza diretta.
Andiamo alla cronaca. Avvio di gara equilibrato, con le due squadre che si studiano a vicenda alla ricerca di spazi. La prima chance capita dopo un paio di minuti al Cosenza: Sciaudone pesca dalla lunga distanza Bruccini, che riesce a colpire di testa senza tuttavia centrare lo specchio. Al 12′ Fiordaliso prova a sorprendere Perina con un destro all’indirizzo della porta, ma il portiere rossoblu reagisce prontamente.
Il match è tatticamente bloccato, con le due squadre che si contendono il possesso a metà campo senza tuttavia impensierire i reparti arretrati ben organizzati. Al 25′, di nuovo Cosenza pericoloso con un bel diagonale di Carretta che impegna Pomini in due tempi. Tre minuti dopo ci prova Machach, ma Casale interviene con tempismo in chiusura.
Nella prima frazione è quasi sempre la squadra ospite a creare brividi: al 36′, Carretta raccoglie un cross dalla destra di Casasola e gira di prima intenzione verso la porta, mettendo in difficoltà Pomini che trattiene con l’aiuto del palo. Un minuto dopo, però, è il Venezia a sbloccare il match: cross basso di Maleh dalla sinistra, pallone in area per Longo che anticipa Schiavi e beffa Perina con un tocco sotto misura.
Nella ripresa il gioco appare abbastanza spezzettato, ma è la squadra di Pillon a distinguersi per determinazione e caparbietà. Al 61′, infatti, ecco il pari: lancio lungo di Schiavi in area, tentativo di testa di Machach che viene respinto dall’ottimo intervento di Pomini, ma il pallone resta lì e viene ribadito in rete dallo stesso numero 17.
I padroni di casa, a questo punto, reagiscono e prendono pieno possesso della sfera alla ricerca del 2-1, a differenza degli ospiti che si limitano a contenere per poi ripartire. Le emozioni, tuttavia, scarseggiano e il forcing finale degli arancioneroverdi si riduce ad un nulla di fatto.
Redazione Calabria 7