Cadono le duplici misure cautelari dell’obbligo di dimora e della presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di Margherita Di Marino, di Lamezia Terme, indagata nell’inchiesta sulla mala gestione all’interno della Casa circondariale Ugo Caridi per corruzione in concorso. Lo ha deciso il Tribunale del riesame di Catanzaro che ha accolto il ricorso dell’avvocato Isabella Camporato, che ha annullato l’ordinanza emessa dal gip.
Secondo le ipotesi di accusa Domenico Sacco, assistente capo della Polizia penitenziaria “in cambio di 200 euro, che Fabio Di Marino, detenuto in carcere fino al 26 aprile 2022, gli faceva pervenire tramite la madre, introduceva all’interno dell’Istituto penitenziario pacchi contenenti beni illeciti, consegnati in un caso da Margherita Di Martino, sorella del detenuto”.
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