“I sottoscritti cittadini elettori del Consiglio regionale della Calabria rivolgono al Presidente della Giunta ed al Consiglio la seguente petizione, formulata ai sensi dell’articolo 10 dello Statuto regionale” chiedendo “che il Presidente della Giunta Regionale ed il Consiglio regionale assumano ogni e più opportuno provvedimento affinchè sia rispettata la decisione della Corte Costituzionale e, conseguentemente, venga operato il ricalcolo delle tariffe idriche applicate ai comuni calabresi e si proceda ad i relativi conguagli in favore dei comuni”. E’ quanto si legge in una nota del laboratorio Osiamo Lab che ieri sera ha organizzato un’assemblea – tenutasi a Santa Maria di Catanzaro – sull’acqua pubblica e sull’atavica carenza idrica “per continuare il percorso avviato con le elezioni amministrative”.
“I beni comuni”
“I beni comuni”
“Abbiamo deciso di partire dai beni comuni – è scritto nel comunicato – per costruire un’alternativa al centrosinistra e al centrodestra cittadino, ormai palesemente insieme alla guida della città. All’interno dell’assemblea si è discusso oltre che sul piano tecnico anche sul piano operativo di come rilanciare una battaglia per i beni comuni, della sottoscrizione di una petizione rivolta alla Regione per la riduzione delle tariffe oltre che di progetti mutualistici per le fasce economicamente più deboli.
In Calabria continuiamo a pagare tariffe idriche maggiorate per oltre 200milioni di euro nel silenzio generale di tutti nostri rappresentanti.
L’alternativa alla logica del pensiero unico ed ai partiti dominanti passa soprattutto nello stare tra la gente intercettando i bisogni diffusi e reali. Nell’augurarci che anche in Calabria si vogliano applicare le decisioni della Corte Costituzionale – conclude il laboratorio cittadino -, attendiamo di conoscere le determinazioni che la Regione Calabria andrà ad assumere”.