di Antonio Battaglia – 13 settembre 2020. La prima Juve di Pirlo schianta il Novara in amichevole con un roboante 5-0. A guidare gli azzurri con la fascia di capitano è il mediano Riccardo Collodel, che si conferma tra i migliori in assoluto della sua squadra. Le sue prestazioni ormai non passano più inosservate, il Novara lo considera un perno assoluto negli equilibri del club. Una storia che assume i contorni di una favola, ma per spiegarvela dobbiamo riavvolgere un po’ i nastri del racconto.
L’inizio in Serie D, poi la Vibonese
L’inizio in Serie D, poi la Vibonese
Collodel cresce nel settore giovanile del Novara, a due passi da casa, e nella stagione 2016/17 colleziona 21 presenze e due gol con la formazione della Primavera azzurra, attirando l’attenzione di svariati addetti ai lavori. E’ il momento di entrare nel mondo dei “grandi”. In estate passa in prestito al Fiorenzuola, campionato di Serie D. Lì Collodel diviene un titolare inamovibile, alla sua prima esperienza lontano da casa mette a referto 36 presenze impreziosite da due gol.
La sua capacità di impostare e attaccare gli spazi migliora esponenzialmente e viene notata da Simone Lo Schiavo, grande talent scout calabrese nonché direttore sportivo della Vibonese. La società ipponica, come da tradizione e ‘mission’, si proietta nel futuro del calcio lavorando con coraggio e competenza sui giovani. Molti talenti di belle speranze passati dal “Razza” sono diventati in seguito giocatori affermati: è il caso di Riccardo Collodel. Piccolo flashforward, ora torniamo allo storytelling.
Protagonista al “Razza” e… con la Nazionale
Il mediano classe ’98 passa dunque in prestito alla Vibonese, nel campionato di Serie C. Nella stagione in Calabria si trova a interpretare diversi moduli, giostrando principalmente da mezzala classica ma trovando spazio anche sulla trequarti. La varietà di collocazioni gli permette di ampliare il suo repertorio tecnico, merito della fiducia ripostagli dall’allenatore rossoblù Nevio Orlandi. 32 presenze condite da 2 reti di pregevole fattura: è solo l’inizio di una incredibile parabola ascendente.
Daniele Arrigoni, allenatore della Nazionale Italiana Universitaria, lo vuole a tutti i costi fra i convocati per le Universiadi estive di Napoli. Anche nel prestigioso torneo internazionale, Collodel sorprende per tempismo e intelligenza tattica e conquista un discreto terzo posto con i colori azzurri. La Vibonese crede fortemente nelle qualità del ragazzo e formula una proposta al Novara per l’acquisizione del cartellino, ma il club piemontese resiste alle lusinghe dei rossoblù e dà fiducia al calciatore.
Da partente a colonna azzurra
Novara è il contesto giusto per trovare stabilità. La squadra è reduce da un’annata deludente e vuole ripartire dai giovani, il tecnico Banchieri lo blinda e gli consegna la maglia di titolare. Come in occasione del match contro la Juventus Under 23, quando Collodel brilla per maturità e brillantezza fisica siglando anche la rete del 2-0. E’ il principio di un’ottima stagione, condita da 21 presenze e ben tre reti: in vetrina qualità dinamiche nel recupero palla e in fase di finalizzazione, con una sicurezza da professionista navigato.
La fase finale dei playoff la segue quasi tutta dalla panchina, ma a Novara ha un altro anno di contratto (in attesa del rinnovo) e proprio con gli azzurri svolge la preparazione estiva in vista di un campionato che si preannuncia esaltante. Un paio di giorni fa, giusto per tornare all’incipit, l’amichevole di lusso con Cristiano Ronaldo, Paulo Dybala, Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci. Collodel si esalta anche in questa circostanza, come se i colori bianconeri accendessero di colpo il suo estro. Chiaro segno di un destino che sembra pronto a riservargli altre sorprese.
Da Lumellogno, a due passi da Novarello, all’indimenticabile esperienza nella Vibonese fino all’amichevole da protagonista con i campioni d’Italia. Una autentica favola, per la quale sembra poterci essere solo un finale. Ovviamente lieto.
Redazione Calabria 7