Altro colpo importante del Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia che, sotto il coordinamento del procuratore della Repubblica Camillo Falvo e del colonnello Luca Toti, hanno fatto luce sull’efferato omicidio di Giuseppe Salvatore Tutino. Il corpo carbonizzato dell’uomo è stato rinvenuto all’interno di un’auto, fatta bersaglio di colpi di fucile e interrata tra le campagne di Calimera, frazione di San Calogero, nel gennaio 2022. Con l’ausilio del Reparto crimini violenti del Ros, stamane a Rosarno e Siracusa sono stati arrestati i due presunti assassini, uno dei quali già detenuto per associazione mafiosa e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, mentre l’altro, con precedenti penali in materia di armi, risultava libero.
Intervenuto ai microfoni di Calabria7, il comandante provinciale dei carabinieri di Vibo, il colonnello Toti ha spiegato: “Un omicidio particolarmente efferato che hanno portato a indagini molto complesse. Il tentativo delle persone arrestate oggi era quello di distruggere il cadavere e non far rinvenire le tracce. Questo non ci ha consentito di individuare immediatamente i soggetti, ma abbiamo dovuto fare un’attività estremamente serrata e molto complessa. Le indagini sono durate circa due anni, ma la complessità risiede nel fatto che abbiamo dovuto interessare altri reparti dell’Arma”. Sul movente dell’omicidio, il colonnello Toti ha aggiunto: “Dalle attività investigative, emerge che lo stesso è riconducibile a debiti in materia di droga. Tutino, infatti, vantava nei confronti di uno degli autori un credito di diverse migliaia di euro”.
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