Prestiti usurai a imprenditori in difficoltà, cinque arresti tra Catanzaro e Crotone

Gli indagati hanno concesso prestiti per oltre 100mila euro a 5 piccoli imprenditori in stato di difficoltà, applicando tassi d’interesse tra il 30 e il 120%
petrolmafie spa-alt

Nel corso della mattinata odierna, nell’ambito dell’operazione Turos, la guardia di finanza di Crotone ha tratto in arresto 5 persone, destinatarie di un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia – diretta dal Procuratore Capo Nicola Gratteri e coordinata dai sostituti procuratori, Paolo Sirleo e Domenico Guarascio – con l’accusa di usura, anche aggravata dalle modalità mafiose, estorsione e abusivismo finanziario. Destinatari delle misure restrittive un cutrese di anni 51 anni, imprenditore agricolo; un crotonese di 42 anni, commerciante al dettaglio (entrambi sottoposti alla custodia cautelare in carcere); un crotonese di 43 anni, lavoratore dipendente presso cantieri edili; un isolitano di 45 anni, lavoratore dipendente in una cooperativa di pesca ed un cutrese di 67 anni, piccolo imprenditore agricolo, padre del crotonese di 42 anni), sottoposti agli arresti domiciliari.

Le indagini e il sequestro

Le indagini e il sequestro

In esecuzione del citato provvedimento cautelare, i finanzieri di Crotone hanno sottoposto a sequestro, nell’ottica di una successiva confisca per sproporzione, un appartamento, un’imbarcazione e depositi bancari per un valore di oltre 130mila euro, riconducibili, anche attraverso l’interposizione del proprio nucleo familiare, all’arrestato cutrese di 51 anni. Le indagini, eseguite anche mediante captazioni telefoniche, video ed ambientali, hanno consentito di far luce su una diffusa pratica di concessione “abusiva” di presiti di denaro, esistente, quantomeno dal 2012, nel territorio compreso tra Cutro, Botricello, Belcastro e Isola Capo Rizzuto. Tale attività illecita, in grado di affiancarsi e sostituirsi ai canali legali del mercato finanziario, ha potuto proliferare e, approfittando delle difficoltà del contesto economico del territorio, mutarsi in pratica usuraia.

Tassi d’interesse oltre il 100%

È’ in tale contesto che hanno operato gli indagati i quali, come ricostruito dalla fiamme gialle, nonostante l’avvedutezza degli stessi nell’interloquire con i propri debitori attraverso l’utilizzo di termini criptici e codificati, hanno concesso prestiti usurai per oltre 100mila euro a 5 piccoli imprenditori locali (operanti nel settore edile e nel commercio al dettaglio) in stato di difficoltà economica, applicando un tasso d’interesse annuo variabile tra il 30 e il 120% e ottenendo, anche attraverso minacce e pressioni psicologiche, vantaggi economici per oltre 75mila euro (a fronte di un prestito di euro 5mila euro, nel 2013, sono stati corrisposti nell’arco di 5 anni interessi per euro 30mila euro).

In uno dei casi di usura accertati, in cui risulta anche coinvolto il soggetto crotonese di 42 anni per l’erogazione (fatti avvenuti negli anni 2012-2014 e relativi ad un prestito di 70mila euro a favore di un imprenditore edile di Cutro), i finanzieri crotonesi hanno accertato che l’usurario, per ottenere la restituzione del capitale e degli interessi, si è avvalso della collaborazione di soggetti intranei alla cosca Grande Aracri. Oltre ai suddetti casi di usura, le attività investigative hanno permesso di delineare 4 episodi di concessione di prestiti non usurari, per un ammontare complessivo di circa 50mila euro, da parte del cutrese di 51 anni, il quale, per non ricadere sotto la lente d’ingrandimento dell’antiriciclaggio, raccomandava ai propri debitori di utilizzare, nei bonifici bancari, causali in linea con l’attività economica svolta.

LEGGI ANCHE | OPERAZIONE TUROS | Usura ed estorsione tra Catanzaro e Crotone: 12 indagati (NOMI)

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
I giudici di secondo grado riconoscono "l'esistenza di un sistema unitario e di regole comuni" e spiegano l'egemonia della cosca Mancuso
La famiglia ha presentato un esposto ai carabinieri per cercare di fare chiarezza sulle cause del decesso. La Procura segue il caso
Il piccolo comune di Calopezzati, poco meno di 1.500 abitanti in provincia di Cosenza, punta con forza su una svolta ecologica
Lo riferisce il sindacato della Polizia penitenziaria Sappe: "in meno di un anno, sorpreso, per ben tre volte, ad usare cellulari"
Il 14 maggio a Roma protesta nazionale Federdistat Cisal: le ragioni dello sciopero nelle parole del segretario provinciale della Cisal, Vitaliano Papillo
Non valorizzate voci fondamentali e coincidere le cifre sul fondo cassa e alcune non segnalate per il riconoscimento di debiti fuori bilancio
Gru e carrelli hanno movimentato 8.800 teus, raggiungendo così un altro record mensile, raggiungendo le 59.900 teus
Con i fondi garantiti dal Pnrr ed una dotazione finanziaria pari ad oltre 16 milioni di euro,si punta a sostenere la filiera olivicola
Il capogruppo del Pd propone all’assessore al Decoro urbano, Giusy Iemma, e a quello alla Cultura, l'indizione di un concorso-premio
storie
Fu accusata di sequestri, rapine violente e a mano armata (chiamate grassazioni), furti, incendi, omicidi, uccisioni di animali domestici
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved