«Alcuni imprenditori tagliegiati hanno denunciato. Questo ci conforta. Le persone a Cosenza si fidano dei carabinieri e della Direzione distrettuale antimafia».
È un Nicola Gratteri raggiante quello che interviene nella conferenza stampa che presenta ai giornalisti i risultati dell’operazione Overture che ha portato all’emissione di 21 misure cautelari di appartenenti al clan “Pranno-Perna” che controllava la città di Cosenza.
È un Nicola Gratteri raggiante quello che interviene nella conferenza stampa che presenta ai giornalisti i risultati dell’operazione Overture che ha portato all’emissione di 21 misure cautelari di appartenenti al clan “Pranno-Perna” che controllava la città di Cosenza.
«Con Overture siamo entrati nel cuore della città»
«Siamo entrati nel cuore della città di Cosenza con questa indagine – dice Gratteri – Abbiamo colpito una associazione mafiosa con un buon controllo della città che agiva con modalità tipiche mafiose. Chiedevano la percentuale in base all’importo dei lavori di tutte le opere pubbliche della città. Taglieggiavano in modo sistematico commercianti e imprenditori e alcuni di questi hanno denunciato».
«È un buon segnale perché significa che anche a Cosenza si fidano di noi. Questo ci conforta perché viviamo anche di questi segnali. Vuol dire che siamo sulla strada giusta», continua il capo della Dda catanzarese.
«Voglio ringraziare – aggiunge – i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza; il collega Falbo, procuratore oggi a Vibo che prima era alla procura distrettuale antimafia di Catanzaro responsabile del circondario di Cosenza; il collega Cozzolino responsabile applicato della Procura di Cosenza. L’indagine prosegue con il mio vicario Capomolla e con il collega Valerio».
Capomolla: «I clan cosentini capaci di rinascere»
Soddisfazione esprime anche il vice di Gratteri, Vincenzo Capomolla che delinea i vertici dei clan arrestati in Overture come una sorta di fenice criminale capace di rinascere.
«I gruppi criminali risorgono dalle loro ceneri – dice Capomolla – Il vertice della consorteria di ndrangheta emerso oggi era già stato condannato in passato. Al momento delle scarcerazioni ha attivato tutta la rete di collaborazioni per riorganizzare il gruppo di riferimento. Dobbiamo stare costantemente in allerta su tutto il territorio».
Anche Capomolla insiste sulle collaborazioni degli imprenditori che hanno portato ad Overture «Le denunce delle vittime dei tentativi di estorsione ci incoraggia – spiega – Comunicazione reciproca, suscitare fiducia e ottenere collaborazione sono fondamentali. Questo ci impone un impegno sempre più forte. Se le vittime dei reati denunciano, noi dobbiamo impegnarci sempre di più».
Il Sistema Cosenza: pax e la bacinella comune emerse in Overture
«Secondo il Sistema Cosenza c’è un accordo fra tutti i gruppi criminali che sancisce una pax fra i clan. Tutti attingono poi ad una comune bacinella economica – dice il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza Piero Sutera – Il canale di droga che fluisce giornalmente in maniera copiosa a Cosenza è frutto di canali di approvvigionamento che non possono non essere frutto di autorizzazioni delle ‘ndrine».
Ritrovate divise delle forze dell’ordine
«Abbiamo ritrovato indumenti delle forze dell’ordine è questo è il dato che ci preoccupa di più – continua Sutera – Come ci preoccupa la loro disponibilità di armi anche da guerra. Questo dimostra chiaramente che le associazioni mafiosi hanno necessità di affermare il potere sul territorio con mezzi forti».