di Gabriella Passariello
Sono crollate le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate a carico di S. P., 24 anni, di Catanzaro. Il gup Paola Ciriaco, ha assolto per incapacità di intendere e di volere, l’imputata, giudicata con rito abbreviato condizionato a perizia psichiatrica, accogliendo la richiesta del difensore, l’avvocato Antonello Talerico. La giovane donna è finita a processo, perché accusata di aver maltrattato i suoi figli minorenni. Li avrebbe percossi, rimproverati e insultati più volte. In una circostanza avrebbe colpito in testa uno dei suoi figli, il più piccolo, di 6 anni, con un bastone di legno, fino a fargli perdere conoscenza. Avrebbe minacciato il figlio di 8 anni, utilizzando espressioni del tipo: “ti squarto in due”. E dalle parole sarebbe passata ai fatti. Prima l’avrebbe afferrato dal braccio, fatto cadere a terra e poi avrebbe iniziato a prenderlo a schiaffi, sferrando pugni e calci in faccia. Una donna autoritaria, stante alle ipotesi accusatorie formulate dal pubblico ministero Stefania Paparazzo, titolare dell’inchiesta, una madre che avrebbe mostrato nei confronti dei figli un atteggiamento di totale disinteresse rispetto alle loro necessità, al punto da creare un clima di disagio e di paura psicologica nei suoi due bimbi. Una vicenda giudiziaria che oggi si è chiusa con un verdetto di assoluzione, sul presupposto dell’infermità mentale della giovane mamma al momento dei fatti contestati, un’incapacità accertata, scritta nero su bianco sulla perizia richiesta dal legale difensore per valutare la pericolosità sociale della giovane donna, rispetto alla quale il gup non ha disposto alcuna misura di sicurezza.
Sono crollate le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate a carico di S. P., 24 anni, di Catanzaro. Il gup Paola Ciriaco, ha assolto per incapacità di intendere e di volere, l’imputata, giudicata con rito abbreviato condizionato a perizia psichiatrica, accogliendo la richiesta del difensore, l’avvocato Antonello Talerico. La giovane donna è finita a processo, perché accusata di aver maltrattato i suoi figli minorenni. Li avrebbe percossi, rimproverati e insultati più volte. In una circostanza avrebbe colpito in testa uno dei suoi figli, il più piccolo, di 6 anni, con un bastone di legno, fino a fargli perdere conoscenza. Avrebbe minacciato il figlio di 8 anni, utilizzando espressioni del tipo: “ti squarto in due”. E dalle parole sarebbe passata ai fatti. Prima l’avrebbe afferrato dal braccio, fatto cadere a terra e poi avrebbe iniziato a prenderlo a schiaffi, sferrando pugni e calci in faccia. Una donna autoritaria, stante alle ipotesi accusatorie formulate dal pubblico ministero Stefania Paparazzo, titolare dell’inchiesta, una madre che avrebbe mostrato nei confronti dei figli un atteggiamento di totale disinteresse rispetto alle loro necessità, al punto da creare un clima di disagio e di paura psicologica nei suoi due bimbi. Una vicenda giudiziaria che oggi si è chiusa con un verdetto di assoluzione, sul presupposto dell’infermità mentale della giovane mamma al momento dei fatti contestati, un’incapacità accertata, scritta nero su bianco sulla perizia richiesta dal legale difensore per valutare la pericolosità sociale della giovane donna, rispetto alla quale il gup non ha disposto alcuna misura di sicurezza.