Processo “Eleo” contro la cosca di Petilia, 8 condanne e 2 assoluzioni

Oltre a vari episodi di estorsione, usura, detenzione di armi e danneggiamenti, al presunto capo clan veniva contestato anche di essere il mandante di un omicidio
cosca petilia

Si è concluso con otto condanne e due assoluzioni il processo celebrato con rito abbreviato davanti al giudice distrettuale dell’udienza preliminare di Catanzaro scaturito dall’operazione Eleo, con la quale nel gennaio dello scorso anno è stata fatta luce sulle attività criminali della cosca di Petilia che farebbe capo al 62enne Rosario Curcio.

Oltre a vari episodi di estorsione, usura, detenzione di armi e danneggiamenti in quella indagine veniva contestato a Curcio anche di essere il mandante dell’omicidio di Massimo Vona, allevatore di Petilia Policastro, scomparso nel nulla il 30 ottobre del 2018. Ebbene da questa accusa Rosario Curcio è stato assolto oggi dal gup distrettuale, come peraltro aveva chiesto lo stesso pubblico ministero nella sua requisitoria. Assolto anche dall’accusa di associazione mafiosa considerato che i fatti contestati erano gli stessi per i quali Curcio era già stato condannato nel processo Tisifone, indagine dalla quale è poi scaturita anche l’indagine Eleo. A Curcio, per due episodi di estorsione e uno di furto aggravati dalle modalità mafiose sono stati inflitti 8 anni e 8 mesi di reclusione.

Oltre a vari episodi di estorsione, usura, detenzione di armi e danneggiamenti in quella indagine veniva contestato a Curcio anche di essere il mandante dell’omicidio di Massimo Vona, allevatore di Petilia Policastro, scomparso nel nulla il 30 ottobre del 2018. Ebbene da questa accusa Rosario Curcio è stato assolto oggi dal gup distrettuale, come peraltro aveva chiesto lo stesso pubblico ministero nella sua requisitoria. Assolto anche dall’accusa di associazione mafiosa considerato che i fatti contestati erano gli stessi per i quali Curcio era già stato condannato nel processo Tisifone, indagine dalla quale è poi scaturita anche l’indagine Eleo. A Curcio, per due episodi di estorsione e uno di furto aggravati dalle modalità mafiose sono stati inflitti 8 anni e 8 mesi di reclusione.

Assolti Salvatore Bruno e Salvatore Caria. Gli altri imputati sono stati condannati a pene tra gli 8 e i 10 anni di reclusione per associazione mafiosa e altri reati.

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