di Nico De Luca – Una brutta serata ed un grosso spavento per una donna di Catanzaro minacciata da un branco di cani in una stradina di Lido (via Fiume) non lontana dal lungomare.
“Stavo facendo rientro dopo la solita passeggiata serale – dice a Calabria7 la signora che preferisce mantenere l’anonimato – quando un gruppo di cani, solitamente tranquilli, ha cominciato ad abbaiarmi contro. Quella sera (sabato) ero sola e non riuscivo a capire cosa stesse succedendo. Mi sembrava tutto normale, poi uno dei più piccoli si è fermato dall’altro lato della strada e si è messo ad abbaiare. Tutto il branco lo ha seguito. Ho temuto per interminabili secondi di essere aggredita e confesso che ho avuto tanta, tanta paura. Non passava nessuno e non sapevo cosa fare. Ero impietrita.
“Stavo facendo rientro dopo la solita passeggiata serale – dice a Calabria7 la signora che preferisce mantenere l’anonimato – quando un gruppo di cani, solitamente tranquilli, ha cominciato ad abbaiarmi contro. Quella sera (sabato) ero sola e non riuscivo a capire cosa stesse succedendo. Mi sembrava tutto normale, poi uno dei più piccoli si è fermato dall’altro lato della strada e si è messo ad abbaiare. Tutto il branco lo ha seguito. Ho temuto per interminabili secondi di essere aggredita e confesso che ho avuto tanta, tanta paura. Non passava nessuno e non sapevo cosa fare. Ero impietrita.
Mi sono stupita perché conosciamo quei cani e sono sempre stati innocui malgrado siano un po’ diventati i simpatici padroni di quelle strade.
Ad un certo punto – continua – vedo un’auto con persone dentro che si avvicina rallentando. In quel momento avrei voluto infilarmi dentro dal finestrino tanta era il timore di un’aggressione degli animali.
Ho aperto la portiera posteriore e mi sono seduta vicino ai bambini. Poi ci siamo allontanati da quel branco e dopo qualche decina di metri sono uscita, ringraziando. In quel momento ho realizzato che si trattava di una famiglia rom.”
Un episodio che deve far riflettere sotto molteplici aspetti, per la problematica dei cani randagi cui tutti si è interessati; ma anche e forse soprattutto per una insolita notizia che coinvolge, stavolta in chiave positiva e confortante, la comunità catanzarese dei rom.
Un piccolissimo segnale incoraggiante verso un’ integrazione molto, molto ma molto difficile. Quasi improbabile.