Rifiuti, dal centrosinistra stoccata a Occhiuto: “Troppo accentratore”

Per i consiglieri di minoranza "non si può  pensare di legiferare su materie così delicate senza un necessario confronto con chi si trova in prima linea tutti i giorni"
Acqua e rifiuti

“Chiediamo ad Occhiuto di non continuare nel suo disegno accentratore”. Lo affermano i capigruppo dei partiti di opposizione di centrosinistra nel Consiglio regionale della Calabria Amalia Bruni (Misto) Nicola Irto (Pd) e Davide Tavernise (M5S). “Come era prevedibile – sostengono – l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera ‘Documento tecnico di indirizzo-gestione dei rifiuti urbani’ e la delibera, il disegno di legge avente ad oggetto ‘Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente’, ha provocato una decisa presa di posizione da parte dell’Anci calabrese e dell’Assemblea dei sindaci della Città metropolitana di Reggio Calabria. La mancata interlocuzione con i nostri amministratori sulla futura gestione di settori importanti come l’acqua pubblica e i rifiuti, rappresenta un grave sgarbo istituzionale al quale Occhiuto deve assolutamente porre rimedio”.

“Non si può legiferare senza un confronto”

“Non si può legiferare senza un confronto”

Per i consiglieri di minoranza “non si può  pensare di legiferare su materie così delicate senza un necessario confronto con chi si trova in prima linea tutti i giorni e deve rispondere alle comunità per eventuali disservizi. Con questo disegno di legge il nostro presidente Occhiuto ha pensato di chiudere il cerchio sul controllo di asset strategici della Regione senza dar conto a nessuno”. Per Bruni, Irto e Tavernise “il problema della gestione dell’acqua pubblica e dei rifiuti in Calabria non può essere affrontato con colpi di mano come è stato già fatto per Azienda Zero ma solo con un percorso autenticamente democratico, di confronto e di ascolto dei sindaci e delle comunità coinvolte”.

“Torniamo indietro di anni”

“Con queste delibere torniamo indietro di anni. Bisogna prestare la massima attenzione alle preoccupazioni sollevate da chi amministra le nostre città e per questo – sostengono infine i capigruppo del Misto, Pd e M5S – chiediamo ad Occhiuto di non continuare  nel suo disegno accentratore, ritirando le delibere contestate e aprendo un serio confronto con i territori”.

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