Rifiuti, Nicolò: “La filiera regionale è al collasso”

“L’emergenza rifiuti riemerge in tutta la sua drammaticità a Reggio e in Calabria, e non si vedono soluzioni per fronteggiarne le conseguenze”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Nicolò. “Vi sono chiare responsabilità del Governo regionale a guida Pd per i ritardi finora accumulati per indicare le vie di uscite di un fenomeno che sta rendendo la vita difficile a migliaia di cittadini, soprattutto nei centri urbani.

Una legislatura inconcludente, nonostante l’ampio mandato elettorale allora ricevuto, che certifica il fallimento politico e istituzionale, tutto ai danni dei calabresi. Eppure – ricorda Nicolò – avevo posto all’attenzione della Giunta regionale con una interrogazione a risposta scritta dello scorso aprile , il sopraggiungere dell’allarme della crisi del ciclo dei rifiuti a Reggio e in Calabria, sollecitando in merito interventi urgenti e chiedendo espressamente quale fosse l’indirizzo politico della Regione Calabria nella gestione dei rifiuti, considerato che la Regione medesima continua ad inviare buona parte dei rifiuti in altre Regioni o all’estero senza osservare la normativa europea che impone la riduzione dell’utilizzo delle discariche a vantaggio della raccolta differenziata e del riciclo, attraverso la valorizzazione del rifiuto, in una logica diretta a favorire lo sviluppo virtuoso dell’economia circolare (ad es. mediante produzione di biogas e compost). Tuttavia restiamo in attesa di risposte in ordine a quanto evidenziato nell’atto di sindacato ispettivo. Grazie soprattutto alla fase meteo caratterizzata da basse temperature e dalla piovosità, non si è verificato l’esplodere di potenziali problemi di natura sanitaria, ma adesso, con l’arrivo della stagione estiva, il barometro delle difficoltà volge decisamente al peggio e già si intravedono forme di protesta, come l’incendio dei rifiuti per strada.Non si possono trovare scusanti e non sono più procrastinabili provvedimenti tempestivi e risolutivi– osserva Nicolò – .La soluzione di inviare larga parte del rifiuto prodotto dai Comuni della Città Metropolitana di Reggio Calabria fuori Regione non può considerarsi definitiva in quanto si determinano evidenti ripercussioni in termini di incremento dei costi a carico dei contribuenti.

Una legislatura inconcludente, nonostante l’ampio mandato elettorale allora ricevuto, che certifica il fallimento politico e istituzionale, tutto ai danni dei calabresi. Eppure – ricorda Nicolò – avevo posto all’attenzione della Giunta regionale con una interrogazione a risposta scritta dello scorso aprile , il sopraggiungere dell’allarme della crisi del ciclo dei rifiuti a Reggio e in Calabria, sollecitando in merito interventi urgenti e chiedendo espressamente quale fosse l’indirizzo politico della Regione Calabria nella gestione dei rifiuti, considerato che la Regione medesima continua ad inviare buona parte dei rifiuti in altre Regioni o all’estero senza osservare la normativa europea che impone la riduzione dell’utilizzo delle discariche a vantaggio della raccolta differenziata e del riciclo, attraverso la valorizzazione del rifiuto, in una logica diretta a favorire lo sviluppo virtuoso dell’economia circolare (ad es. mediante produzione di biogas e compost). Tuttavia restiamo in attesa di risposte in ordine a quanto evidenziato nell’atto di sindacato ispettivo. Grazie soprattutto alla fase meteo caratterizzata da basse temperature e dalla piovosità, non si è verificato l’esplodere di potenziali problemi di natura sanitaria, ma adesso, con l’arrivo della stagione estiva, il barometro delle difficoltà volge decisamente al peggio e già si intravedono forme di protesta, come l’incendio dei rifiuti per strada.Non si possono trovare scusanti e non sono più procrastinabili provvedimenti tempestivi e risolutivi– osserva Nicolò – .La soluzione di inviare larga parte del rifiuto prodotto dai Comuni della Città Metropolitana di Reggio Calabria fuori Regione non può considerarsi definitiva in quanto si determinano evidenti ripercussioni in termini di incremento dei costi a carico dei contribuenti.

“La filiera regionale dei rifiuti, è ormai al collasso tenuto conto che l’unica discarica aperta in Calabria è quella di Crotone ed ormai prossima alla saturazione! Si auspicano dunque interventi immediati- conclude   Nicolò- in una logica volta a superare le ataviche criticità stigmatizzate e a prevenire situazione emergenziali”.

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