Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Cugliari che, dopo quasi un anno di detenzione, torna in libertà. La Suprema Corte di Cassazione, a seguito del ricorso presentato nel mese di luglio dagli avvocati difensori Leopoldo Marchese e Michelangelo Miceli, aveva già annullato la detta ordinanza, disponendo un nuovo esame da parte del Tribunale del riesame che, oggi, finalmente, recependo le direttive degli ermellini e condividendo dunque la tesi difensiva, ha riconosciuto l’insussistenza di gravi indizi di colpevolezza per Cugliari, tanto per il reato di associazione di tipo mafioso quanto per l’intestazione fittizia di beni.
Cugliari, infatti, figlio Domenico Cugliari detto Micu i Mela, presunto soggetto ai vertici del clan Bonavota, era accusato di essere partecipe al servizio della cosca Bonavota di Sant’Onofrio e del padre, anche con l’attività del suo panificio, ma a sostegno di tale accusa in realtà non vi erano e non vi sono indizi a sostegno di una sua funzionale e dinamica partecipazione. Anzi, per il Cugliari non vi erano proprio elementi di collegamento con l’associazione mafiosa contestata.
Cugliari, infatti, figlio Domenico Cugliari detto Micu i Mela, presunto soggetto ai vertici del clan Bonavota, era accusato di essere partecipe al servizio della cosca Bonavota di Sant’Onofrio e del padre, anche con l’attività del suo panificio, ma a sostegno di tale accusa in realtà non vi erano e non vi sono indizi a sostegno di una sua funzionale e dinamica partecipazione. Anzi, per il Cugliari non vi erano proprio elementi di collegamento con l’associazione mafiosa contestata.