Rinascita Scott, lo zio del super latitante Pasquale Bonavota sta male e resta ai domiciliari

La Cassazione ha disposto un nuovo giudizio dinnanzi al Tribunale del Riesame in accoglimento delle argomentazioni presentate dalla difesa

E’ un paziente oncologico, ha perso trenta chili in dieci mesi e deve necessariamente sottoporsi a una serie di accertamenti strumentali. La perizia redatta dal medico legale Maurizio Caglioti non dà adito a ulteriori dubbi: Domenico Cugliari, alias “Micu i mela”, considerato dagli inquirenti uno dei reggenti della famiglia di ‘ndrangheta dei Bonavota di Sant’Onofrio, sta male e le sue condizioni di salute sono incompatibili con il carcere. La conferma arriva anche dalla Cassazione che, in accoglimento di un ricorso presentato dagli avvocati Michelangelo Miceli e Leopoldo Marchese, ha annullato con rinvio la decisione del Tribunale del Riesame di Catanzaro che aveva invece dichiarato compatibile la detenzione del 62enne di Sant’Onofrio in un centro clinico. Gli atti sono stati quindi nuovamente trasmessi al Tdl che in diversa composizione dovrà ora tenere conto delle osservazioni messe nero su bianco dalla Suprema Corte: indicare le modalità di trasferimento di Cugliari in ospedale e specificare in quale centro clinico debba essere ricoverato.

Ricorsi e controricorsi

Ricorsi e controricorsi

Nel dicembre dello scorso anno, il gip distrettuale di Catanzaro, Claudio Paris, aveva accolto l’istanza presentata dagli avvocati di Cugliari sostituendo la misura cautelare in carcere con quella ai domiciliari. Contro questo provvedimento la Procura antimafia aveva fatto ricorso al Tribunale del Riesame il quale aveva disposto la detenzione di “Micu i mela” in un centro clinico. Una decisione parzialmente ribaltata dalla Cassazione che ha disposto il Riesame-bis nei confronti del 62enne, zio dei fratelli Pasquale, Nicola, Domenico e Salvatore Bonavota, tutti imputati nel maxi processo “Rinascita Scott”.

Chi è “Micu i mela”

Domenico Cugliari, 62 anni, è considerato dagli investigatori elemento di vertice della potente famiglia di Sant’Onofrio. Secondo la Dda di Catanzaro nel periodo di detenzione o di latitanza dei nipoti Pasquale e Domenico Bonavota avrebbe retto il clan dettando le strategie e dando ordini ai sodali. Nel maxi blitz “Rinascita Scott” del 19 dicembre 2019 è stato arrestato, tra le altre cose, con l’accusa di associazione mafiosa. Rinviato a giudizio nel corso dell’udienza preliminare che si è tenuta nell’aula bunker di Rebibbia, “Micu i mela” ha chiesto e ottenuto di essere giudicato con il rito ordinario. Dal 2016 vive a Torino dopo aver  dopo aver lasciato il suo paese d’origine, Sant’Onofrio, il feudo dei Bonavota.

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