“L’emergenza Coronavirus rilancia le più elementari norme di igiene personale.
Si tratta però di regole che a Catanzaro finiscono per scontrarsi con una situazione ambientale contrassegnata da piccole e grandi discariche abusive che si creano anche per la mancanza del controllo del territorio da parte dagli organi preposti, ed al drone che sembra non volare più.”
Si tratta però di regole che a Catanzaro finiscono per scontrarsi con una situazione ambientale contrassegnata da piccole e grandi discariche abusive che si creano anche per la mancanza del controllo del territorio da parte dagli organi preposti, ed al drone che sembra non volare più.”
Così, in una nota, Cristina Rotundo – Consigliere Comunale di #fareperCatanzaro. “Avevo già sollecitato l’intervento del Comune, ma, a distanza di tre mesi nulla è cambiato. Anzi il tempo passa, la situazione si aggrava e il continuo richiamo a norme igieniche da rispettare per arginare l’emergenza Coronavirus fa sprofondare i cittadini nello sconforto più totale. Ad occhio e croce, siamo difronte a qualcosa nell’ordine di alcune tonnellate. Sacchetti di rifiuti urbani, eternit, frigoriferi, parti di personal computer, serbatoi in plastica, solo per citarne alcuni.
Mi appello a questo a punto al primo cittadino di Catanzaro, considerato che l’Assessore al ramo sembra oramai latitante, chiedendo di rimuovere in tempi brevi l’enorme massa di rifiuti e cercare di adottare con forza tutte le misure necessarie a contrastare l’abbandono incondizionato, dando inoltre un cromo programma dettagliato di tutti gli interventi atti a pulire la città come da capitolati di appalto elargiti puntualmente con le tasse dei cittadini.”