Wuhan opta per la svolta e vieta la caccia e il consumo di carne di animali selvatici.
La Cina fa un altro passo avanti nella lotta contro il coronavirus. Wuhan, la città del wet market dove sarebbe nata la pandemia e che ha registrato i primi contagi di Covid-19, vieta da oggi la caccia e il consumo di tutta la fauna selvatica. Una misura – comunicata dall’amministrazione cittadina – che segue quelle già prese dalle città di Pechino, Shenzhen e Zhuhai e anche il divieto a livello nazionale, seppur ancora temporaneo, al consumo di animali selvatici. A differenza dei divieti permanenti delle altre città, il divieto di Wuhan sarà in vigore per cinque anni.
La Cina fa un altro passo avanti nella lotta contro il coronavirus. Wuhan, la città del wet market dove sarebbe nata la pandemia e che ha registrato i primi contagi di Covid-19, vieta da oggi la caccia e il consumo di tutta la fauna selvatica. Una misura – comunicata dall’amministrazione cittadina – che segue quelle già prese dalle città di Pechino, Shenzhen e Zhuhai e anche il divieto a livello nazionale, seppur ancora temporaneo, al consumo di animali selvatici. A differenza dei divieti permanenti delle altre città, il divieto di Wuhan sarà in vigore per cinque anni.
“Troppo serio il rischio per la salute pubblica, collegato alla diffusione di malattie zoonotiche attraverso il commercio di specie selvatiche”.
Così Peter Li, specialista in politica cinese della Humane Society International, aggiungendo che però “serve una volontà su scala globale per fermare il pericoloso traffico”. In una nota postata sui social network, la città epicentro in Cina della pandemia del Covid-19 ha deciso la stretta che include anche il commercio illegale di animali selvatici. Le nuove norme, in vigore con effetto immediato e strutturate su 10 punti, mirano a rendere più difficile le licenza per chiunque punti ad allevare, cacciare o vendere animali selvatici.
All’indomani dello scoppio della crisi, il governo decise un bando temporaneo al commercio di fauna selvatica nel mercato Huanan di Wuhan, sospettato di essere all’origine del contagio.
La nuova disciplina, tra l’altro, tutela la fauna in via di estinzione, proibisce la caccia agli animali selvatici, vigila sugli allevamenti di animali selvatici e rafforza la pubblicità e l’educazione alla protezione della fauna selvatica. (ANSA)