Scandalo Università Reggio Calabria, assessore indagato prende parola in Consiglio comunale

“Se non fosse successo questo trambusto oggi non sarei qui in Consiglio comunale, sono venuto appositamente per spiegare la mia posizione"

Nel corso della seduta consiliare del 26 aprile si è discusso soprattutto della questione legata all’Assessore Giuseppe Fera, coinvolto nell’inchiesta “Magnifica” (LEGGI QUI), operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dalla procura della stessa città metropolitana. L’ex professore universitario, oggi in pensione, da novembre ricopre la carica di Assessore all’Urbanistica del Comune di Isola Capo Rizzuto, scelto in qualità di tecnico esperto del settore. Prima dell’apertura dei lavori del Consiglio ci sono state delle comunicazioni del Sindaco e dello stesso Assessore, per chiarire alcuni punti sulla vicenda. Il primo cittadino, ha avviato il discorso partendo dagli attacchi da parte della minoranza, ma confidando comunque “piena fiducia nel lavoro della magistratura”: “Capisco le contestazioni fatte dalla minoranza, ma non tutto può essere strumentalizzato con livelli poco dignitosi da parte di chi ricopre ruoli istituzionali. Anche per noi non è stato facile apprendere questa notizia, subito dopo aver letto i fatti a mezzo stampa ho immediatamente sentito l’Assessore per capire cosa stessa accadendo, lo stesso mi ha comunicato di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia ma di averlo scoperto anche lui attraverso i giornali”. “Al contempo – prosegue il Sindaco – difendo la nostra scelta di avviare il protocollo d’intesa con l’Università di Reggio Calabria, attaccato anche questo della minoranza, un accordo di valorizzazione del patrimonio locale con l’ausilio di diversi esperti, il tutto a titolo gratuito. Tra l’altro – prosegue il primo cittadino – siamo stati accusati di spendere soldi a casaccio per cene istituzionali, quando in realtà si è trattato di un buffet a cui hanno partecipato anche i cittadini e le associazioni. D’ora in poi pretendo che quando si muovono accuse del genere, vengano fornite documentazioni ufficiali, altrimenti saremo noi a tirare fuori la documentazione della precedente amministrazione e le metteremo a confronto. Noi fino ad oggi abbiamo pagato di tasca nostra pranzi, cene e anche alloggi per incontri istituzionali e possiamo dimostrarlo”.

L’assessore indagato Giuseppe Fera: “Sono venuto per spiegare la mia posizione”

L’assessore indagato Giuseppe Fera: “Sono venuto per spiegare la mia posizione”

Poi ha preso parola il diretto interessato, l’assessore Giuseppe Fera: “Se non fosse successo questo trambusto oggi non sarei qui, sono venuto appositamente per spiegare la mia posizione perché lo ritengo doveroso e rispettoso verso i cittadini e verso questa Assise. In questo momento io non mi dimetto, rassegnerò le mie dimissioni solo se, e quando, me lo chiederà il aindaco, o quando avremo portato a termine i nostri obiettivi. Per quanto mi riguarda – sottolinea l’assessore –  non sono indagato, non ho ricevuto alcun avviso di garanzia. Noi – spiega ancora Fera – abbiamo fatto tutto secondo le regole, e sono certo che non appena verranno lette le carte, i verbali delle commissioni e quant’altro, si accorgeranno che è tutto in regola ed è stato fatto nel pieno rispetto della legge”. La minoranza, attraverso il consigliere Maida, ha raddrizzato il tiro in merito a quanto scritto sui canali social dei movimenti politici: “Noi non abbiamo attaccato nessuno e non abbiamo chiesto le dimissioni, abbiamo solo fatto critiche politiche per incentivare il sindaco e la maggioranza a dare spiegazioni in merito, possiamo definirla una provocazione politica. Noi siamo sempre stati garantisti, all’interno della minoranza siamo presenti diversi avvocati e sappiamo bene come funzionano queste cose, proprio per questo poniamo fiducia nell’assessore in attesa della conclusione delle indagini e poniamo piena fiducia nelle indagini”.

La fiducia dei consiglieri all’assessore indagato

Lo stesso Sindaco ha poi ribadito che il silenzio fino ad ora è stato dettato dalla volontà dell’assessore intenzionate a dare la sua versione dei fatti all’interno della massima Assise comunale, l’unico luogo consono per dare risposte e spiegazioni. Successivamente, il primo cittadino ha voluto sottolineare che “In un momento delicato come questo, le istituzioni non possono, e non devono, essere messe in discussione con leggerezza. Ovviamente attendiamo di conoscere i fatti ribadendo piena fiducia nella magistratura, allo stesso tempo ci sentiamo di sostenere un’istituzione accademica come l’Università Accademica di Reggio Calabria, in questo momento travolta dallo scandalo, con la certezza che saprà chiarire la propria posizione. Stiamo parlando della prima Università della Calabria, che ha permesso a tanti giovani calabresi di laurearsi senza dover abbandonare la propria terra e dalla quale sono usciti tantissimi illustri professionisti che hanno dato lustro, e continuano a darlo, a tutta la nostra regione”. Interventi sulla stessa linea sono stati tenuti anche dagli altri gruppi politici, di maggioranza ed opposizione, presenti in aula, che hanno dato fiducia all’assessore. Dopo questa lunga discussione si è passati ai lavori del consiglio che hanno visto l’approvazione del nuovo regolamento sull’imposta di soggiorno; poi si è svolta la votazione per i due componenti del Consiglio Comunale che entreranno nella “Consulta delle Persone con Disabilità” e sono stati scelti Alessandra Stillitano per la maggioranza e Luigina Vallone per la minoranza. In seguito sono state approvate le aliquote Irpef per l’anno 2022 e, infine, sono stati scelti i due componenti supplenti della commissione elettorale, con l’elezione dei consiglieri Carmen Esposito e Antonio Maida.

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