Il personale scolastico calabrese sarà vaccinato contestualmente agli ultra 80enni. È quanto ha deciso il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì che ieri ha convocato la responsabile dell’Ufficio scolastico regionale e i rappresentanti di tutte le sigle sindacali del settore per comunicare il nuovo programma, ideato per contrastare con più efficacia la diffusione del Covid e consentire la conclusione dell’anno scolastico in sicurezza.
Chiusura scuole regionali
Chiusura scuole regionali
“Allo scopo di agevolare la somministrazione della prima dose a tutto il personale scolastico, e di evitare ulteriori disagi e disservizi – è scritto in una nota – Spirlì ha inoltre proposto la chiusura di tutte le scuole regionali di ogni ordine e grado, per due settimane. Le organizzazioni sindacali, dopo aver manifestato apprezzamento per l’attenzione che il presidente della Regione continua a dimostrare al mondo della scuola, hanno accettato tutte le proposte. Nei prossimi giorni, dirigenti della Regione e sindacati metteranno a punto l’apposito piano delle vaccinazioni, per consentire la somministrazione volontaria delle dosi a tutti quegli operatori scolastici che avranno dato il loro assenso”.
“Ritengo che tutto il personale scolastico debba essere considerato a rischio per la particolare missione che lo vede impegnato quotidianamente tra le giovani generazioni. Il numero elevato di contagi che ha portato alla chiusura di troppi istituti, mi ha convinto, semmai ce ne fosse stato bisogno, ad intervenire. Vaccinare gli insegnanti e chi con loro contribuisce al buon andamento della scuola italiana è diventato, da pensiero fisso, un dovere. Mi auguro – conclude Spirlì – che tutte le famiglie calabresi possano apprezzare questa decisione, perché nasce dalla fraterna urgenza di tranquillizzarle e garantirle. Un passo successivo dovrà essere, tuttavia, quello che interessa le famiglie stesse. Non perdere mai l’attenzione nei confronti di un virus che, spietatamente, colpisce soprattutto i disattenti, i distratti, chi lo nega, chi lo sfida”.