Il Tribunale di Crotone – Sezione Penale – in composizione collegiale ha emesso il dispositivo di sentenza nei confronti di C.G., di 41 anni, dichiarato colpevole di violenza sessuale aggravato dal fatto di aver commesso i fatti nei confronti di minori di quattordici anni e di averli commessi con violenza grave, a causa della quale ne sono derivati pregiudizi per le vittime.
Per queste ragioni C.G. è stato condannato alla pena di 18 anni di reclusione, nonché al pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare in carcere oltre ad essere interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, da qualsiasi ufficio attinente la tutela, la curatela e l’amministrazione di sostegno, da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado o qualsiasi struttura pubblica o privata frequentata da minori, applicando anche allo stesso, la misura di sicurezza personale, per la durata di anni uno dopo l’esecuzione della pena, del divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati abitualmente da minori.
Per queste ragioni C.G. è stato condannato alla pena di 18 anni di reclusione, nonché al pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare in carcere oltre ad essere interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, da qualsiasi ufficio attinente la tutela, la curatela e l’amministrazione di sostegno, da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado o qualsiasi struttura pubblica o privata frequentata da minori, applicando anche allo stesso, la misura di sicurezza personale, per la durata di anni uno dopo l’esecuzione della pena, del divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati abitualmente da minori.
Le indagini
Il soddisfacente risultato ottenuto è la naturale conseguenza della pregiata attività d’indagine svolta dalla Squadra Mobile che ebbe inizio della denuncia-querela presentata nel settembre 2019 da una ragazza del 2001, vittima di abusi e violenze sessuali iniziate dall’età di nove anni e protrattesi fino ai sedici anni poste in essere dallo zio acquisito. Sin da allora, nel corso della denuncia-querela e delle informazioni acquisite è emerso che a subire le violenze dello stesso, fosse stata anche la sorella della denunciante, nata nel 2006.
Le successive attività, consistite anche in intercettazioni oltre che in diverse escussioni e conseguenti accertamenti, hanno permesso di fare emergere un quadro indiziario grave a carico di C.G. che portava il pm a chiedere al gip l’adozione di una misura cautelare che veniva emessa nell’agosto scorso quando C.G. fu trasferito nel carcere di Crotone.