Commissari: “Sanità, tenere sotto stretto controllo grave situazione contabile”

dimissioni cotticelli

La necessità di tenere sotto stretto controllo i conti, di migliorare i flussi informativi e di verificare la situazione con cadenza sistematica e periodica in modo da monitorare attentamente gli equilibri di bilancio del Servizio sanitario regionale: sono state queste le sollecitazioni che il commissario ad acta per la sanità calabrese, Saverio Cotticelli, e il sub commissario, Thomas Schael, hanno consegnato ai presidenti dei collegi dei revisori dei conti delle Aziende sanitarie provinciali e delle aziende ospedaliere nel corso di un vertice che si e’ tenuto alla Regione.

La riunione era stata convocata dalla struttura commissariale per fare il punto sulla difficile situazione economica e finanziaria riscontrata nelle Asp e nelle Ao, la gran parte delle quali presenta disavanzi rilevanti. Secondo quanto riporta il verbale sottoscritto dal commissario Cotticelli e dal sub commissario Schael, dal vertice è, anzitutto, emerso che al quarto trimestre 2018 la somma complessiva dei disavanzi delle aziende è pari a 157 milioni, con i numeri più alti registrati all’Asp di Catanzaro (-40, milioni) e all’Asp di Cosenza (-32,5): delle nove aziende calabresi, solo due aziende ospedaliere, quelle di Cosenza e di Vibo Valentia, hanno registrato un risultato d’esercizio in attivo.

La riunione era stata convocata dalla struttura commissariale per fare il punto sulla difficile situazione economica e finanziaria riscontrata nelle Asp e nelle Ao, la gran parte delle quali presenta disavanzi rilevanti. Secondo quanto riporta il verbale sottoscritto dal commissario Cotticelli e dal sub commissario Schael, dal vertice è, anzitutto, emerso che al quarto trimestre 2018 la somma complessiva dei disavanzi delle aziende è pari a 157 milioni, con i numeri più alti registrati all’Asp di Catanzaro (-40, milioni) e all’Asp di Cosenza (-32,5): delle nove aziende calabresi, solo due aziende ospedaliere, quelle di Cosenza e di Vibo Valentia, hanno registrato un risultato d’esercizio in attivo.

In aumento, per oltre 41 milioni, sono risultati anche i costi dell’acquisto di beni e servizi e inoltre si è riscontata una produzione degli erogatori privati pari di 75,9 milioni a fronte del limite di 60,9 milioni fissato da un decreto commissariale del 2018.

Con agli erogatori privati, sempre secondo quanto riporta il verbale la struttura commissariale ha rilevato “nelle Asp la non uniformità procedurale nella gestione dei rapporti con le strutture accreditate”, sollecitando i revisori dei conti a effettuare numerosi controlli, tra cui la verifica delle fatture, dei provvedimenti di liquidazione delle fatture, del ricevimento delle note di credito e relativa contabilizzazione da parte delle aziende, delle partite debitorie riconducibili agli erogatori accreditati e convenzionati e dei decreti ingiuntivi. Al termine della riunione – si legge infine nel verbale siglato da Cotticelli e Schael – “la struttura commissariale, alla luce di quanto evidenziato, si riserva di pianificare con sistematicità un incontro periodico con i collegi sindacali, al fine di acquisire ulteriori informazioni di dettaglio ai fini del monitoraggio della grave situazione economica, patrimoniale, finanziaria e gestionale del Servizio sanitario regionale”.

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