Doppia preferenza di genere, consiglieri Catanzaro scrivono ad Irto

Lettera aperta al Presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, sulla doppia preferenza di genere a firma della quasi totalità dei consiglieri comunali di Catanzaro:

“Onorevole Nicola Irto, il Consiglio comunale di Catanzaro con deliberazione consiliare n. 118 del 16 novembre 2018 ha approvato all’unanimità la proposta di legge regionale ad iniziativa del Consiglio Comunale Capoluogo di Provincia ex art. 39 dello Statuto Regionale e legge regionale 5 aprile 1983, n. 13 a prima firma Manuela Costanzo e Demetrio Battaglia, recante: “Misure di promozione e di riequilibrio di genere all’interno della legge elettorale regionale” al fine di adeguare la normativa elettorale regionale alla legge nazionale e ai principi della Costituzione e dell’Unione Europea sulla parità di genere.

“Onorevole Nicola Irto, il Consiglio comunale di Catanzaro con deliberazione consiliare n. 118 del 16 novembre 2018 ha approvato all’unanimità la proposta di legge regionale ad iniziativa del Consiglio Comunale Capoluogo di Provincia ex art. 39 dello Statuto Regionale e legge regionale 5 aprile 1983, n. 13 a prima firma Manuela Costanzo e Demetrio Battaglia, recante: “Misure di promozione e di riequilibrio di genere all’interno della legge elettorale regionale” al fine di adeguare la normativa elettorale regionale alla legge nazionale e ai principi della Costituzione e dell’Unione Europea sulla parità di genere.

Dopo di noi, anche molti altri Comuni calabresi di tutte le Provincie, da Bovalino a Ricadi a Verzino e Rende, hanno preso posizione deliberando a favore di questa proposta, trovando sempre convergenza unanime all’interno dei pubblici consessi.

Molte sono le proposte oggi sul tavolo, dalla cosiddetta “Legge Sculco”, che è stata prima tenuta in un cassetto di Palazzo Campanella per anni e poi tristemente rinviata più volte in Aula; allo “Scalzellum”, una sintesi tra le proposte di violazione della legge 20/2016 depositate in Consiglio proprio nella Giornata internazionale della donna.

La proposta     di riforma da   noi       approvata, attesa da più di qualche anno, è stata dichiarata ammissibile con deliberazione n. 5 del 30 gennaio 2019 dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e, per tale ragione, chiediamo che sia calendarizzata all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale e discussa “con precedenza su ogni altro argomento”, così come prevede la lettera dello Statuto regionale al comma 2 dell’articolo 39.

Riteniamo, altresì, che al netto delle questioni giuridiche attinenti alla bontà della nostra proposta (che non necessità di emendamenti ed è immediatamente approvabile) e statutarie sulla necessaria calendarizzazione, sia importante politicamente che la Presidenza del Consiglio regionale dia dignità e voce all’orientamento netto espresso dai territori della Calabria con capofila il Capoluogo di Regione a favore della promozione della rappresentanza di genere e di un nuovo protagonismo femminile”.

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