Assenteismo alla Regione Calabria, reati prescritti per 42 dipendenti (NOMI)

Crollano le accuse di abuso di ufficio, truffa e falso. Ma non per un verdetto di assoluzione. Il processo prosegue per un solo imputato
lentini

Si chiude con un nulla di fatto l’inchiesta che ha portato sotto processo 42 imputati, tutti dipendenti in servizio nei dipartimenti Avvocatura, Attività produttive, Cultura, Politiche energetiche, Bilancio e Lavori pubblici della Regione Calabria, all’epoca dei fatti ubicati negli uffici di viale Cassiodoro, per aver timbrato il cartellino per poi andare a fare la spesa o dal parrucchiere o a casa, o a trovare amici dedicandosi alle proprie faccende personali, sotto gli occhi di chi stava dietro la scrivania a lavorare. Crollano le accuse di abuso di ufficio, truffa ai danni dello Stato e falso nell’utilizzo del badge. Ma non per un verdetto di assoluzione.

Reati prescritti

Reati prescritti

Il giudice del Tribunale monocratico di Catanzaro Piero Agosteo ha sentenziato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di Antonino Alizzi, 68 anni, di Reggio Calabria; Silvio Abbruzzese, 64 anni di Riace; Luciano Spagnolo, 67 anni di Velletri; Cosimo Sansalone, 58 anni, di Caulonia; Domenico Migali, 57 anni di Soverato; Domenico Sodaro, 63 anni di San Sostene; Gianpiero Bitonte, 69 anni di Sellia Marina; Sergio Borrelli, 61 anni di Reggio Calabria; Pietro Marino, 53 anni di Reggio Calabria; Bruno Giuseppe CaraccioloPasquale Paravati, 65 anni di Montepaone; Francesco Valea, 52 anni di Botricello; Giovanni Condito, 57 anni di Botricello; Daria Colosimo, 50 anni di Catanzaro; Pietro Daniele, 60 di Satriano; Rosa Maria Gallelli, 53 anni di Badolato; Pasquale Belcastro, 68 anni di Marina di Gioiosa; Giuseppe Ferraro, 70 di Marina di Gioiosa Jonica; Giovanni Tranfo, 46 anni di Reggio Calabria; Emilia Barillà, 47 di Reggio Calabria; Consolato Diano, 60 anni di Monasterace; Antonio Ferragina, 46 anni di Borgia; Maurizio Veraldi, 60 anni di Catanzaro; Gaetano Pingitore, 60 anni di Amato; Pancrazio Esposito, 61 anni di Zagarise; Vincenzo Marulla, 59 anni, di Stilo; Maura Alessandra Sodaro, 53 anni di Serra San Bruno;  Francesca Asteriti, 47 anni, di Isola Capo Rizzuto; Walter Egidio Bloise, 51 anni di Cosenza), Giorgio Caligiuri, 63 anni di San Nicola dell’Alto; Rosario Dolce, 68 anni di Catanzaro; Ilario Frajia, 57 anni di Melito Porto Salvo;  Raffaele Gottardi, 58 anni di Vibo Valentia; Carmelo Guerrini, 53 anni di Crotone; Angelo Leonetti , 47 anni di Melissa; Anna Maria Maruca, 60 anni di Catanzaro; Emira Plateroti, 62 anni di Palmi; Fulvia Santagata, 61 anni di Catanzaro; Luciano Stasi, 53 anni di Rossano; Francesco Aggiorno, 53 anni di Cirò; Carlo Calvieri, 62 anni di Curinga.  Solo per un imputato Salvatore Cangemi, 50 anni di Crotone il processo andrà avanti. L’uomo ha rinunciato alla prescrizione, battendosi per ottenere un’assoluzione piena.

Le indagini, i licenziamenti e le sospensioni dal servizio

Abuso di ufficio, falso e truffa aggravata ai danni dello Stato per aver certificato la falsa presenza sul posto di lavoro grazie ad uno scambio di badge andato avanti per mesi. Ipotesi di accusa rispetto alle quali l’allora sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Fabiana Rapino aveva chiesto il rinvio a giudizio originariamente nei confronti di 49 dipendenti regionali. La vicenda all’epoca dei fatti suscitò scalpore al punto che la Regione Calabria nel mese di settembre 2014 emise quattro provvedimenti di licenziamento, 5 di sospensione dal servizio per un periodo superiore a 11 giorni, 41 rimproveri, tra scritti e verbali. A condurre le indagini la Guardia di finanza del Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro, che da diverso tempo monitorava gli uffici dei dipartimenti Avvocatura, Attività produttive, Cultura, Politiche energetiche, Bilancio e Lavori pubblici, ubicati in viale Cassiodoro, delineando ruoli e responsabilità di ogni singolo presunto assenteista, inchiodato dalla telecamere che riprendeva ogni movimento.

Il collegio difensivo

Tra gli avvocati impegnati nel processo compaiono, tra gli altri, i nomi dei legali Nicola Tavano, Aldo Casalinuovo, Francesco Iacopino, Teresina Lavecchia, Stefania Rania, Francesco Macrì, Carmela Comito, Rosario Chiriano, Vincenzo Adamo, Carlo Morace, Francesco Calabrese, Franco Campisi, Francesco Abruzzese, Alfredo Arcorace, Andrea Aqua, Silvestri Runci, Luigi Iuliano, Gianni Russano e Sergio Callipari .(g. p.)

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