Domani, giovedì 30 settembre, alle 9:00, su proposta della Camera penale di Catanzaro, accolta dal presidente del Tribunale di Catanzaro, Rodolfo Palermo, verrà intitolata, per la prima volta in Italia, un’aula di tribunale all’avvocata e attivista turca, Ebru Timtik. Morta a soli 42 anni, in un carcere turco dopo 238 giorni di sciopero della fame, faceva parte di un gruppo di 18 avvocati impegnati nella difesa dei casi politicamente sensibili arrestati nel settembre 2017. Nel marzo del 2019, fu condannata insieme ad altri colleghi alle pena di 10 anni e 6 mesi di reclusone con l’accusa di far parte di un gruppo terriristico. Nel gennaio 2020 ha iniziato insieme al collega Unsal uno sciopero della fame che dopo 238 giorni l’ha condotta alla morte. Una settimana più tardi la Corte di Cassazione turca ha scarcerato il suo collega Unsal per motivi di salute. Ebru è morta per chiedere per se stessa ciò che ogni avvocato chiede per i propri assistiti: un processo giusto ispirato al principio di legalità e alla presunzione di innocenza.