(a.b.) – “Non è l’Arena”, trasmissione condotta da Massimo Giletti su La7, torna a puntare i riflettori sulla Calabria. Oltre al caos sanità, grande spazio viene riservato al tema del sistema politica locale e in particolare alle recenti inchieste della Procura di Catanzaro.
Gli incarichi di Amendola
Gli incarichi di Amendola
Il focus si sposta su Andrea Amendola, consigliere comunale e capogruppo di “Obiettivo comune”, la lista satellite di Forza Italia. Il suo nome compare infatti negli atti di Farmabusiness, l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro che ha svelato i presunti rapporti tra ‘ndrangheta, politica e imprenditoria. Secondo l’accusa Amendola avrebbe aiutato il clan riconducibile ai Grande Aracri e tra i 21 faldoni che compongono l’indagine compaiono anche una serie di intercettazioni imbarazzanti che Calabria7 ha ricostruito in un articolo pubblicato qualche giorno fa (LEGGI QUI).
Finito nel mirino della Digos per il matrimonio celebrato allo stadio “Nicola Ceravolo” e coinvolto nell’inchiesta Gettonopoli con l’accusa di falso e truffa, nello scorso aprile Amendola viene assunto inoltre come autista di Domenico Tallini, ex presidente del Consiglio regionale arrestato due settimane fa per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. Alla vista dell’inviato Daniele Bonistalli, il consigliere comunale appena arrivato a Palazzo De Nobili scappa verso la sua auto senza rispondere alle domande sulle indagini che lo vedono coinvolto. “Non posso, mi scusi, devo andare a lavorare” sono le uniche dichiarazioni di Amendola mentre si intrufola nervosamente nella sua vettura.
Il sindaco-autista… al 50%
L’altro caso riguarda Amedeo Mormile, sindaco di Soveria Simeri e autista del consigliere regionale Filippo Mancuso. “Faccio davvero l’autista? Certo che sì – è la sua risposta piccata all’inviato Daniele Bonistalli – questo incarico mi frutta 15mila euro lordi all’anno, il 50% della cifra totale. Il resto è dell’altro autista. E’ una regolamentazione che esiste in tutte le regioni, non capisco cosa ci sia di strano”.
L’inviato lo incalza poi con altre domande secche. Perché Mancuso avrebbe scelto proprio lui? Forse per lo stesso partito di appartenenza? “E’ tutto rapportato ai risultati”, si limita ad affermare Mormile. Al momento dell’intervista è in corso una riunione dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale. Chi ha condotto Mancuso a Reggio Calabria? ”Oggi l’altro autista”, risponde il sindaco che volta poi le spalle per rientrare nell’edificio comunale.