Atti vandalici a Catanzaro: dal sindaco ok a videosorveglianza

Assoluzione Abramo Multopoli

L’edificio preso di mira è il Centro calabrese di solidarietà. Abramo: “Necessario alzare la voce per proteggere un’istituzione della città di Catanzaro”

“Non poteva tardare oltre la risposta delle istituzioni alla serie di tentati furti e danneggiamenti perpetrati alla sede del Centro calabrese di solidarietà in via Fontana Vecchia.” Lo afferma in una nota stampa, Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro, riguardo gli ultimi episodi di atti vandalici verificatisi in questi giorni contro il Centro calabrese di solidarietà.

“Non poteva tardare oltre la risposta delle istituzioni alla serie di tentati furti e danneggiamenti perpetrati alla sede del Centro calabrese di solidarietà in via Fontana Vecchia.” Lo afferma in una nota stampa, Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro, riguardo gli ultimi episodi di atti vandalici verificatisi in questi giorni contro il Centro calabrese di solidarietà.

“E’ per questo motivo – continua Abramo – che, facendo seguito alle rassicurazioni già da me espresse nei giorni scorsi, ho dato urgenti disposizioni affinché nell’arco della giornata venissero installate le telecamere di videosorveglianza all’esterno dell’edificio.

Le operazioni sono partite già nella mattinata e ho ricevuto conferma che, nell’arco del pomeriggio, l’impianto sarà già attivo con l’obiettivo di fornire un utile deterrente contro eventuali altri atti di cui si fatica a comprendere il motivo.

Saranno uno strumento utile per garantire maggiore sicurezza e serenità a tutti gli operatori di un fondamentale presidio impegnato nel sociale da decenni sul territorio e che, in questo momento, ha bisogno di sentire forte il sostegno delle amministrazioni e di tutta la comunità per continuare a svolgere la propria preziosa mission.

Voglio esprimere nuovamente la massima vicinanza alla presidente Isa Mantelli, che ho sentito personalmente, assicurando il pieno sostegno in questo momento difficile.

Preoccupa fortemente l’escalation di episodi a danno della struttura che ospita il Centro calabrese e sui spero le forze dell’ordine possano fare luce al più presto.

Se veramente dietro quanto accaduto si nascondesse qualche ragione di natura intimidatoria, allora è necessario alzare ancora di più la guardia e unire le forze per difendere questa storica realtà e la sua sede nel centro della città”.

Lea Concolino: “Sforzo congiunto per ridare sicurezza ad un presidio fondamentale.

“Le immagini delle ultime devastazioni che hanno lasciato il segno nella sede del Centro calabrese di solidarietà in via Fontana Vecchia non possono che far riflettere tutti sulla necessità che le istituzioni, le forze dell’ordine e la società civile intera debbano fare uno sforzo congiunto per restituire sicurezza ad un punto di riferimento insostituibile per il territorio.” Lo dichiara l’assessore di Catanzaro alle politiche sociali, Lea Concolino.

“Il protrarsi di atti vandalici – continua la Concolino – ha assunto contorni preoccupanti tanto da sembrare un attacco diretto a tutti coloro che operano all’interno del Centro calabrese, realtà ultradecennale che è sempre stata un esempio mirabile di impegno e solidarietà nel campo del sociale.

Alla presidente Isa Mantelli e a tutti i suoi collaboratori va la mia personale vicinanza, certa che quanto successo non possa scalfire la lunga storia che caratterizza questo presidio.

L’amministrazione comunale si è spesa fin da subito per assicurare, attraverso l’installazione delle telecamere, dei dispositivi utili per prevenire ulteriori episodi di questo genere. Ma il quadro emerso in questi giorni ha messo in luce quanto sia difficile operare nel mondo del Terzo settore in Calabria e quanto sia urgente la programmazione di interventi e di misure che, su scala regionale, possano garantire adeguata sicurezza a queste fondamentali realtà”.

Notarangelo: “Adesso gli attestati di stima e di solidarietà, davvero, non bastano più.

Questa volta gli atti vandalici che hanno portato ingenti danni al settore prevenzione del Centro calabrese di solidarietà rendono in maniera plastica il senso di un attacco materiale che non è diretto semplicemente agli oggetti da rompere o da rubare.”

E’ quanto afferma il consigliere regionale del Partito democratico Libero Notarangelo che interviene per esprimere nuovamente vicinanza al presidente Isa Mantelli, al direttore amministrativo Vittoria Scarpino e agli operatori del Centro Calabrese di Solidarietà dopo il quinto danneggiamento perpetrato ai danni del settore Prevenzione, sito in via Fontana Vecchia.

“Le immagini del quinto danneggiamento in pochi giorni – aggiunge Notarangelo – ci raccontano di una devastazione che vuole arrivare all’anima di un progetto sociale, quello del Centro calabrese di solidarietà, che ha dato tanto a Catanzaro e alla Calabria.

Quei massi scagliati contro le finestre, quelle vetrate frantumante sono un colpo violento e prepotente sferrato a sfregiare il simbolo di professionalità, idee, e valori votati alla cura del prossimo, delle persone in difficoltà, degli ultimi per i quali quelle stanze non sono spazi vuoti da occupare ma sono luogo dell’accoglienza e della speranza.

E’ per difendere questo patrimonio umano che adesso dobbiamo mobilitarci, ora che nemmeno l’installazione della videosorveglianza basta più”.

“Il Centro calabrese di solidarietà ha costruito percorsi e spazi di civiltà che hanno saputo fare da argine al dilagare dell’emarginazione, della violenza, del disagio dando tanto alla Calabria.

E’ arrivato il momento di restituire il favore

Come? E’ un problema che deve porsi anche la Regione perché il CCS fa parte di Reti di strutture regionali, Come ad esempio il Cadic, organismo di coordinamento che gestisce tutti i centri antiviolenza presenti in Calabria, o la Consulta del Terzo Settore.

Servono risorse, che il Centro non ha, per sistemare i danni ma serve soprattutto una forma di resistenza civica che dia l’idea che gli operatori del CCS non sono soli, che il progetto di vita costruito con anni di passione e sacrificio non può essere rimosso con la violenza criminale di chi vuole distruggere la struttura fisica per cancellarne la forza sociale.

L’appello da rivolgere alla Regione e ai calabresi, quindi – conclude Notarangelo – è quello di stringersi attorno al CCS per organizzare prima di tutto iniziative condivise utili a una raccolta di fondi da destinare al Centro Calabrese di solidarietà. Non lasciamoli soli”.

Redazione Calabria 7

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