Ciaccio, grande commozione per le celebrazioni in memoria di Santa Gemma Galgani

di Danilo Colacino – Un grande momento all’insegna della commozione e del raccoglimento, caratterizzata da una profonda spiritualità. Questo e molto altro è stata la messa – davvero particolarmente sentita e partecipata – in memoria di Santa Gemma Galgani. Una celebrazione avvenuta nei giorni scorsi nella cappella dell’ospedale Ciaccio-De Lellis. La mistica lucchese, che aveva doni e carismi straordinari, in favore di cui il personale sanitario di ogni ordine e grado, gli stessi ricoverati e tutto il ‘Popolo di Dio’ del nosocomio, desiderano rivolgere al vescovo della Diocesi Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone, l’istanza di intestare la stessa chiesetta del presidio. Una richiesta importante, dovuta al fatto che come messo in rilievo durante il rito officiato dai cappellani di Pugliese e Ciaccio (peraltro afferenti alla medesima azienda, denominata con l’acronimo Aopc), padre Pasquale Pitari e don Rosario Spanò, potrebbe costituire un omaggio a una donna di Fede diafana, già in vita assai vicina al Divino, che “connoterebbe un luogo dove il pesante dolore dei pazienti e dei loro familiari sarà vinto ogni giorno per intercessione di Cristo, della Vergine Maria e dell’Addolorata”. Una riflessione assai pregnante fatta durante l’omelia.

Una curiosità su Santa Galgani. I talenti dell’adorata Gemma erano in qualche modo assimilabili a quelli di San Pio, tanto è vero che il frate di Pietrelcina ne era addirittura fervente devoto. È la ragione per cui la messa di metà della settimana passata si è svolta anche con la benedizione della statua di Padre Pio, concessa dal reparto di Radioterapia oncologica su interessamento dell’ex assessore comunale Giampaolo Mungo. Sempre i due officianti hanno ancora parlato della Santa, affermando: “L’amore che si nutre per lei è dovuto alla sua prossimità alla sofferenza per le indicibili difficoltà patite con cristiana rassegnazione”.

Una curiosità su Santa Galgani. I talenti dell’adorata Gemma erano in qualche modo assimilabili a quelli di San Pio, tanto è vero che il frate di Pietrelcina ne era addirittura fervente devoto. È la ragione per cui la messa di metà della settimana passata si è svolta anche con la benedizione della statua di Padre Pio, concessa dal reparto di Radioterapia oncologica su interessamento dell’ex assessore comunale Giampaolo Mungo. Sempre i due officianti hanno ancora parlato della Santa, affermando: “L’amore che si nutre per lei è dovuto alla sua prossimità alla sofferenza per le indicibili difficoltà patite con cristiana rassegnazione”.

Il giro tra le unità operative del Ciaccio del simulacro di Gemma Galgani. Al termine dell’adorazione eucaristica, padre Pasquale e don Rosario hanno guidato la processione all’interno delle varie Unità Operative. Un corteo religioso con il quadro della Santa, portata anche a quei tantissimi fedeli dell’ospedale che – per via delle condizioni fisiche – non potevano loro malgrado recarsi ad assistere al rito di pochi minuti prima. Un’iniziativa toccante in cui i malati del De Lellis hanno voluto baciare il simulacro portatogli al letto e recitare una preghiera insieme ai religiosi con l’effigie in mano.

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