Città unica Cosenza-Rende-Castrolibero, Caruso: “Forzatura legislativa antidemocratica”

Per il sindaco cosentino, il progetto attuale di fusione arrecherà solo “danni alle comunità”. “Serve uno studio di fattibilità serio"

“Sgomberiamo subito il campo da ogni possibile equivoco. Non sono contro la Città Unica. Contesto e contrasto una evidente forzatura legislativa di chiaro stampo autoritaristico ed antidemocratico”. Lo ha affermato questa mattina il sindaco Franz Caruso, partecipando alla conferenza stampa di presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare di modifica al procedimento portato avanti dalla Regione Calabria.

“Si tratta di un’azione scellerata – ha proseguito il sindaco Franz Caruso – portata avanti da un consigliere regionale, primo firmatario della legge di fusione, che fino a ieri era maggioranza al Comune di Cosenza dove non ha mai parlato di questi temi, neanche da presidente del Consiglio comunale. La Città Unica diventa un problema dirimente solo dopo l’ottobre 2021 quando vince il centrosinistra a Cosenza. Anzi, diventa la panacea di tutti i mali della Calabria, tanto che si segue una procedura speciale, con un iter accelerato che ha bruciato le tappe nella discussione in commissione”.

“Si tratta di un’azione scellerata – ha proseguito il sindaco Franz Caruso – portata avanti da un consigliere regionale, primo firmatario della legge di fusione, che fino a ieri era maggioranza al Comune di Cosenza dove non ha mai parlato di questi temi, neanche da presidente del Consiglio comunale. La Città Unica diventa un problema dirimente solo dopo l’ottobre 2021 quando vince il centrosinistra a Cosenza. Anzi, diventa la panacea di tutti i mali della Calabria, tanto che si segue una procedura speciale, con un iter accelerato che ha bruciato le tappe nella discussione in commissione”.

“È lecito pensare, dunque, – ha domandato – che dietro tutta questa fretta e dietro la mostruosità legislativa partorita non ci siano gli interessi dei territori e delle comunità, ma fini elettoralistici e politicisti? Penso di sì. Ergo, noi stiamo portando avanti una battaglia identitaria, a tutela della democrazia e della libertà, a difesa dei nostri territori e delle nostre comunità. Da sindaco di Cosenza, pretendo rispetto per la mia città e per i cosentini.”

“Per quanto riguarda, invece, il progetto di Città Unica, ricordo agli immemori, che sono stato l’unico candidato a sindaco di Cosenza alle scorse elezioni ad avere inserito nel mio programma elettorale il progetto di Città Unica. Ho sempre affermato, però, che ciò doveva avvenire attraverso un processo graduale e partecipato per dar vita ad una esperienza positiva e non ad una esperienza negativa, come accaduto a Corigliano-Rossano dove si raccolgono le firme per la scissione dei due territori”.

“Serve uno studio di fattibilità della Regione”

“Non ho mai cambiato idea e, anzi, nei fatti ho perseguito obiettivi di sinergia e collaborazione per addivenire alla fusione, senza forzature. Tant’è che, insieme agli altri colleghi sindaci di Rende e Castrolibero, abbiamo dato vita ad atti propedeutici per l’integrazione di servizi importanti. Contestualmente, la Regione Calabria avrebbe dovuto e potuto aiutare questi processi con uno studio di fattibilità capace di indicare le necessarie soluzioni, per esempio, alle gravi criticità che emergono nelle relazioni finanziarie tra i Comuni”.

“Cosenza ha una situazione di disastro economico e finanziario, creata da chi oggi vuole a tutti i costi la Città Unica, che non può gravare anche sulle comunità di Castrolibero e Rende. Per cui avevamo bisogno di uno studio di fattibilità serio e non di uno, il cui autore è affidatario diretto dell’incarico da parte della Regione, in cui si insiste nella semplicistica elencazione di dati e modalità che difettano in maniera assoluta ed evidente di un profilo tecnico -scientifico. In questa situazione ed a queste condizioni, la non auspicabile fusione sarebbe la risultante di un percorso avventuroso, in cui neanche si verifica la programmazione e l’attuazione degli investimenti regionali finalizzati alla realizzazione di tutte quelle opere pubbliche che, di fatto, sono materialmente mirate alla modernizzazione dei processi di conurbazione. In questo caso è aberrante il definanziamento del progetto di Metropolitana leggera dell’area urbana cosentina”.

“La città unica non può essere intesa solo come uno strumento utile ad estinguere gli attuali Comuni e a mettere in pista la municipalità di una nuova città che, così fatta, arrecherebbe solo danni ai cittadini ed ai territori interessati. Su tutto ciò, lo dico senza alcun infingimento ritenendolo gravissimo, si registra il silenzio assordante della classe politica regionale tutta”.

“Tenere presente anche altri territori per un’area metropolitana”

“Aggiungo – ha concluso il sindaco Franz Caruso – che bisognerebbe addirittura cominciare a guardare oltre, proiettandoci nel futuro con visione e lungimiranza. Ed, infatti, dopo la discussione e l’approvazione del nostro strumento urbanistico, ho già detto che occorre pensare ad un piano di area, per una pianificazione generale di un territorio vasto, sempre in sinergia e collaborazione tra le diverse municipalità. Non c’è dubbio, infatti, che per uno sviluppo reale di questa parte della Calabria è necessario tenere presente anche altri territori legati al capoluogo per un’area metropolitana, capace di valorizzare i suoi punti di forza per contrastarne i limiti, così da creare benefici diffusi. L’area metropolitana, peraltro, consentirebbe il mantenimento delle singole identità e la gestione comune di tantissime risorse come dimostra l’esempio di Reggio”.

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Uno di loro è finito in carcere, gli altri tre ai domiciliari, con l'accusa di rapina, lesioni, porto di oggetti atti ad offendere e minacce
Tutto è nato dopo le accuse lanciate alla madre superiora di aver rotto il voto di castità con telefonate dai contenuti sessuali
L'ex presidente della Commissione parlamentare antimafia: "Denota una cultura dell'accettazione dell'illegalità che è corollario della cultura dell'omertà"
Tra gli indagati chiamati a comparire il prossimo 6 maggio davanti al gup figurano, tra gli altri, Mario Oliverio, Enzo Sculco e Nicola Adamo
Un gruppo di ricercatori studierà l'area per individuare gli interventi opportuni per garantire la conservazione della biodiversità
La Tari scende del 9% e dopo undici anni di lacrime e sangue i tributi comunali iniziano ad abbassarsi
L’iniziativa ha, tra i suoi obiettivi, quelli di censire le minacce alla conservazione delle risorse naturali presenti nell’area
I giudici di secondo grado riconoscono "l'esistenza di un sistema unitario e di regole comuni" e spiegano l'egemonia della cosca Mancuso
La famiglia ha presentato un esposto ai carabinieri per cercare di fare chiarezza sulle cause del decesso. La Procura segue il caso
Il piccolo comune di Calopezzati, poco meno di 1.500 abitanti in provincia di Cosenza, punta con forza su una svolta ecologica
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved