Nell’ultimo Dpcm varato dal Governo è entrata una nuova zona tra i colori che classificano la circolazione del coronavirus in Italia.
Le regole per entrare in questa zona sono chiare: bisogna avere un Rt inferiore a 1 e soprattutto un’incidenza settimanale della malattia inferiore a 50 casi per 100mila abitanti per tre settimane consecutive. Al momento, secondo l’ultimo monitoraggio, l’unica che si avvicina a questa soluzione è la Basilicata che, nel periodo compreso tra il 18 e il 24 gennaio ha fatto registrare una percentuale di 60,58 casi settimanali, (contro i 96 dei sette giorni precedenti).
Le regole per entrare in questa zona sono chiare: bisogna avere un Rt inferiore a 1 e soprattutto un’incidenza settimanale della malattia inferiore a 50 casi per 100mila abitanti per tre settimane consecutive. Al momento, secondo l’ultimo monitoraggio, l’unica che si avvicina a questa soluzione è la Basilicata che, nel periodo compreso tra il 18 e il 24 gennaio ha fatto registrare una percentuale di 60,58 casi settimanali, (contro i 96 dei sette giorni precedenti).
Subito sopra c’è la Sardegna, con 77,89 (contro i 78 della settimana precedente). Qui la situazione è diversa perché questa Regione anche se ha un Rt inferiore a 1 venerdì scorso è diventata arancione per avere il rischio calcolato sui 21 indicatori. Segue poi la Toscana con con 80,62 casi per 100mila abitanti, attualmente “gialla”.
Segue poi la Valle d’Aosta con 93,10 casi, ma come la Sardegna è arancione. In zona arancione si trovano inoltre: la Lombardia, dopo le polemiche di Fontana, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria. Arancione anche la Calabria con Calabria 102,66 ogni 100mila abitanti si avvicina alla zona gialla.
In zona rossa, restano solo Provincia Autonoma di Bolzano e Sicilia. Per il governatore della Sicilia questa sarà la settimana decisiva per “uscire dalla zona rosa”.