È una storia drammatica quella che arriva dagli Stati Uniti, dove Drayke Hardman, giovane di 12 anni, da tempo vittima di bullismo, ha deciso di togliersi la vita. Il 12enne, da quanto si apprende, era finito nel mirino di un bullo noto a tutti. Purtroppo, però, nessuno è riuscito a evitare il drammatico evolversi della situazione.
Qualche giorno prima di togliersi la vita, Drayke era rientrato a casa con un occhio nero. Per evitare che vi fossero conseguenze, scelse di non dire nulla a casa. A trovarlo ormai in condizioni gravissime la sorella. Vani sono risultati gli sforzi del personale medico per cercare di salvargli la vita. Il bullo, nel frattempo, è stato sospeso.
Qualche giorno prima di togliersi la vita, Drayke era rientrato a casa con un occhio nero. Per evitare che vi fossero conseguenze, scelse di non dire nulla a casa. A trovarlo ormai in condizioni gravissime la sorella. Vani sono risultati gli sforzi del personale medico per cercare di salvargli la vita. Il bullo, nel frattempo, è stato sospeso.
“Questo è il risultato del bullismo – ha scritto la madre sui social -. Il mio bel bambino stava combattendo una battaglia nella quale neanche io avrei potuto salvarlo. […] È reale, è silenzioso e non c’è assolutamente nulla che si possa fare per superare questo profondo dolore”.