di Mirko Monterosso – “Un progresso nella terapia del campo medico soprattutto per quanto riguarda le patologie più dedicate, quelle che hanno bisogno di avere trattato i farmaci in sede”. Queste le parole del Rettore dell’Università Magna Graecia, Giovambattista De Sarro, in merito all’obiettivo raggiunto dall’Azienda ospedaliero-universitaria Mater Domini che ha inaugurato, al Policlinico di Catanzaro, la nuova Unità Farmaci Antiblastici (Ufa) – Area Laboratori Farmacia galenica clinica sterile, unica in Calabria e al Sud. L’evento è stato presenziato dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, alla presenza del Commissario straordinario Vincenzo La Regina, e del Rettore dell’Università Magna Graecia, Giovambattista De Sarro.
Un percorso di cinque anni
Un percorso di cinque anni
“E’ un percorso – aggiunge – iniziato ben cinque anni fa e conclusosi oggi grazie alla spinta del direttore regionale La Regina, il direttore amministrativo Marchitelli, la dottoressa Caterina De Filippo e la Baxter. La situazione nasce dalla disponibilità dell’azienda con la nostra collaborazione. La Baxter ha costruito la struttura in base ai consumi sostenuti nella preparazione dei farmaci, una struttura che si autofinanzia. Noi oggi abbiamo dei farmaci che ci arrivano dalla Baxter ma, domani, potremmo essere un’industria produttrice di farmaci locali con un conseguente e grosso risparmio. Il tutto – conclude De Sarro è sapere dimostrare di essere all’altezza così da avere la fiducia di multinazionali che utilizzerebbero questo come un Centro utile anche per le regioni vicine alla nostra”.
“Catanzaro centro della sanità regionale”
A dire del presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, il centro “sarà in grado di attenuare quella che è la migrazione sanitaria che è stata, già dall’inizio dell’insediamento del nuovo Consiglio, uno degli obiettivi da perseguire. E’ ovvio che anche in ciò si è pensato di dare una dimensione importante alla sanità catanzarese con l’apporvazione della legge dell’integrazione Pugliese-Ciaccio con l’Università Magna Graecia che incideranno, ulteriormente, nell’offerta sanitaria e formativa sul territorio.
Il protocollo – aggiunge – prevede grandi innovazioni tra cui l’istituzione di un secondo pronto soccorso, 850 posti letto a regime che rappresenterà un polo sanitario tra i più grandi del Meridione, la costruzione di nuovi reparti, la telemedicina. Tutte i campanilismi sulla diatriba Cosenza-Catanzaro, di conseguenza, si sgonfieranno e andranno a scemare. E Catanzaro – conclude Mancuso – diventerà il centro della Sanità in Calabria”.
“La medicina che funziona”
Raggiante ed entusiasta il presidente dell’Ordine dei medici di Catanzaro, Vincenzo Antonio Ciconte: “Credo sia il primo centro nel Meridione italiano. Uno simile lo troviamo solamente al San Raffaele di Milano. Ci avvicineremo molto, pertanto, alla cosiddetta medicina che funziona. Bisogna dare risposte concrete ai nostri cittadini i quali hanno sempre più bisogno di cure di qualità e precisione. Siamo davvero orgogliosi di questo centro, è un fatto molto positivo per la nostra regione.
“Dico grazie – aggiunge Ciconte – al Magnifico rettore De Sarro, al Commissario La Regina per avere accelerato i tempi. L’Università non deve solo curare i pazienti di questa città e formare i medici di questa area ma quelli dell’intera regione. Ecco perchè dobbiamo potenziare tutti insieme, con meccanismi e mission diverse, nella direione di dare risposte sempre più premianti – conclude il presidente dell’Ordine dei medici di Catanzaro – ai nostri cittadini”.