Incidenti a Cosenza, tre ultras irreperibili e pioggia di Daspo in arrivo per entrambe le tifoserie

Fissata l'udienza di convalida per gli otto tifosi arrestati. Falle nel servizio di ordine pubblico: i questori di Cosenza e di Catanzaro a rapporto dal capo della Polizia

Proseguono a ritmo serrato le indagini per fare piena luce sugli incidenti avvenuti a Cosenza domenica scorsa. I primi otto presunti autori degli scontri sono già stati individuati e si trovano ai domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria (LEGGI QUI). Per loro quello di domani sarà il giorno dell’udienza di convalida nel corso della quale potranno chiarire la loro posizione, respingere le accuse contestate o avvalersi anche della facoltà di non rispondere. Davanti al gip di Catanzaro Sara Mazzotta compariranno Chris Squillacioti, Tommaso e Antonio Trapasso, Emanuel Rosario Giampà, Domenico Rotundo assistiti dall’avvocato Alessio Spadafora; Danilo Barbagallo, difeso dall’avvocato Francesco Iacopino; Gianluca Bianco dall’avvocato Giovanni Merante e Christian Marco Lombardo dall’avvocato Antonella Canino.

Tre ultras giallorossi ancora irreperibili

Tre ultras giallorossi ancora irreperibili

Altri tre ultras giallorossi risultano irreperibili e attivamente ricercati dalla Polizia dopo che nella giornata di mercoledì sono sfuggiti all’arresto. Le loro posizioni sono al vaglio del gip di Catanzaro Sara Mazzotta che potrebbe applicare misure ancora più rigorose nei loro confronti. In totale sono undici i tifosi destinatari dei provvedimenti disposti dalla Questura di Cosenza nelle ore successive agli scontri avvenuti a Rende e provocati – un particolare non secondario – da un agguato compiuto da un gruppo di teppisti cosentini scappati via e, a quanto pare, non ancora identificato (LEGGI QUI).

Centinaia di Daspo in arrivo?

Da Catanzaro un’intera città chiede di fare luce su quanto accaduto e di farlo a 360 gradi per ricostruire nei dettagli la vicenda che, allo stato, presenta diversi buchi neri. Gli investigatori della Squadra Mobile e della Digos di Cosenza sono a lavoro e, oltre agli arresti in flagranza differita, si preparano a notificare un numero imprecisato di Daspo. Le ultimi indiscrezioni parlano di oltre cento provvedimenti in via di definizione per colpire le frange più violente delle due tifoserie che, dentro e fuori dallo stadio “San Vito-Marulla”, hanno avuto un ruolo nei disordini. In soccorso dei poliziotti le immagini di videosorveglianza presenti nelle zone dove sono avvenuti gli scontri, i filmati realizzati nel corso della giornata e quelli registrati all’interno dei vari settori dello stadio oltre, eventualmente, alle bodycam solitamente utilizzate dai poliziotti impegnati in prima linea nelle attività di ordine pubblico. Una mole di materiale investigativo notevole che potrebbe sfociare nelle prossime ore o nei prossimi giorni (non c’è un limite di tempo) in un centinaio di Daspo in risposta alle polemiche che stanno infiammando ulteriormente il post-derby con accuse da una parte e dall’altra.

Le falle nel servizio di ordine pubblico

Tolleranza zero e pugno di ferro senza distinzione di colori e fede calcistica è ciò che si attende l’opinione pubblica schifata per quanto avvenuto in quella che doveva essere solo una giornata di sport per celebrare il meglio della Calabria del pallone. Una festa rovinata anche per via di una serie di falle che oggettivamente si sono aperte nel servizio di ordine pubblico. Oltre a identificare gli autori dei tafferugli sarebbe a questo punto necessario anche individuare i responsabili dei clamorosi errori compiuti verosimilmente sul fronte della sicurezza. Non a caso nella giornata di ieri il capo della Polizia Vittorio Pisani ha convocato a rapporto i questori di Cosenza e Catanzaro collegati in videoconferenza con i vertici del Dipartimento di pubblica sicurezza del Viminale per fare il punto della situazione, chiarire la dinamica degli scontri e capire cosa non è andato sul fronte della gestione dell’ordine pubblico. Non si esclude un’indagine interna alla Polizia – prassi consueta in casi del genere – per fare piena luce anche su questo fronte e individuare eventuali responsabilità. (mi.fa.)

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
I giudici di secondo grado riconoscono "l'esistenza di un sistema unitario e di regole comuni" e spiegano l'egemonia della cosca Mancuso
La famiglia ha presentato un esposto ai carabinieri per cercare di fare chiarezza sulle cause del decesso. La Procura segue il caso
Il piccolo comune di Calopezzati, poco meno di 1.500 abitanti in provincia di Cosenza, punta con forza su una svolta ecologica
Lo riferisce il sindacato della Polizia penitenziaria Sappe: "in meno di un anno, sorpreso, per ben tre volte, ad usare cellulari"
Il 14 maggio a Roma protesta nazionale Federdistat Cisal: le ragioni dello sciopero nelle parole del segretario provinciale della Cisal, Vitaliano Papillo
Non valorizzate voci fondamentali e coincidere le cifre sul fondo cassa e alcune non segnalate per il riconoscimento di debiti fuori bilancio
Gru e carrelli hanno movimentato 8.800 teus, raggiungendo così un altro record mensile, raggiungendo le 59.900 teus
Con i fondi garantiti dal Pnrr ed una dotazione finanziaria pari ad oltre 16 milioni di euro,si punta a sostenere la filiera olivicola
Il capogruppo del Pd propone all’assessore al Decoro urbano, Giusy Iemma, e a quello alla Cultura, l'indizione di un concorso-premio
storie
Fu accusata di sequestri, rapine violente e a mano armata (chiamate grassazioni), furti, incendi, omicidi, uccisioni di animali domestici
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved