La “Strada del mare” nel Vibonese, eterna occasione mancata di sviluppo

La più importante arteria turistica della provincia nella precarietà. E i 2,6 milioni per la messa in sicurezza potrebbero servire a poco

Sono appena 34 chilometri ma, da soli, rappresentano il filo conduttore sul quale transita buona parte del Pil della provincia di Vibo Valentia, facendo da cerniera tra i principali centri turistici della costa da Pizzo a Tropea, passando per Vibo Marina con il suo porto e dalla più importante area industriale della provincia, e raccordandosi direttamente con l’autostrada A2 all’Angitola e, da lì, all’aeroporto internazionale di Lamezia Terme. Stiamo parlando della strada provinciale n. 95, meglio nota come ex Statale 522. Si chiamava così prima che, nel 2002, la sua gestione passasse di mano dall’Anas alla Regione Calabria e che quest’ultima la trasferisse alla Provincia di Vibo Valentia. E prima che, con tale passaggio, avessero inizio le sue sventure. 

Da biglietto da visita a strada dissestata

Da biglietto da visita a strada dissestata

Venuta meno la manutenzione della società statale, e con le difficoltà economiche in cui contestualmente sprofondava la Provincia vibonese, quella che attraversa il tratto più suggestivo del litorale tirrenico e sulla quale transitano i maggiori flussi turistici del territorio, è retrocessa ulteriormente divenendo un tratto stradale tra i più precari del territorio. Finito in Tribunale (e in prescrizione) il mega progetto da 65 milioni di euro per il suo completo rifacimento e prolungamento fino a Rosarno (progetto che ha lasciato sul campo colline sventrate, pilastri a vista e gallerie “cieche”), l’attuale tracciato è rimasto praticamente senza manutenzione e con interventi sempre più risicati, eccezion fatta per un paio di rotatorie nei pressi di Briatico e per la galleria di Tropea.

Manto stradale in dissesto e vegetazione selvaggia

Le maggiori criticità al manto stradale si registrano tra Pizzo e Vibo Marina e da lì all’area industriale di Portosalvo. Ma tutti i 34 chilometri necessiterebbero di interventi significativi e si attende con ansia la messa a regime del finanziamento da 2,6 milioni di euro che l’Ente intermedio ha ottenuto per la manutenzione nel dicembre 2022 (con la precedente gestione Solano) per poter ridefinire gli standard di sicurezza lungo una strada che, specie con l’aumento dei volumi di traffico, registra non pochi incidenti. Tra i tasti dolenti, soprattutto nel periodo estivo, la mancata manutenzione e pulizia dei cigli stradali con la vegetazione che, crescendo foltissima ai lati della carreggiata, ostruisce la visibilità costituendo un serio pericolo per i veicoli in transito. Tale fenomeno si osserva in particolare nel tratto tra Pizzo e Vibo Marina caratterizzato da diversi restringimenti di carreggiata per via della particolare conformazione del territorio. Per non parlare dell’assenza, per lunghi tratti, della segnaletica orizzontale e dell’illuminazione. Nel periodo invernale, poi, non mancano i disagi per la mancata pulizia delle cunette che determina l’impossibilità di deflusso delle acque piovane e i conseguenti pericoli causati dall’allagamento del piano viario.

Basteranno 2,6 milioni di euro per la manutenzione?

Su questo fronte la Provincia ha recentemente avviato degli interventi tra Vibo Marina e Portosalvo procedendo pochi giorni fa alla pulizia dei margini stradali. Tali operazioni, secondo quanto assicurato dal neo presidente l’Andolina, dovrebbero rappresentare il preludio della più importante opera di manutenzione della strada, a valere proprio sui fondi ottenuti dall’Ente nel dicembre scorso. Difficilmente, però, i 2,6 milioni di euro a disposizione basteranno per completare la messa in sicurezza dell’arteria e, gioco forza, andranno in buona parte impiegati nel rifacimento del manto stradale e nella creazione di qualche rotatoria negli incroci più sensibili. Dovranno invece attendere migliori fortune le situazioni più scabrose che riguardano la manutenzione di alcuni viadotti che presentano importanti situazioni di usura con esposizione delle armature sempre più evidenti e inquietanti.

Non va meglio sulla Sp 23 Ricadi-Nicotera 

Il tutto mentre un altro tratto costiero della viabilità provinciale, quello della Sp 23 tra Ricadi e Nicotera, naturale prosecuzione della ex 522 Strada del mare, resterà a senso unico alternato per ancora un mese nel tratto tra Joppolo e Coccorino per consentire ad Anas di completare i lavori di messa in sicurezza del costone. La suggestiva strada a picco sul mare con vista sullo Stretto e sulle Eolie era rimasta chiusa per oltre tre mesi a cavallo tra il 2022 e il 2023 per il rischio caduta massi. Anche qui la soluzione può attendere. (m. s.)

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