Lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” festeggia i suoi 30 anni

Nei suoi anni di operatività assicurati alla giustizia oltre 300 latitanti, tra i quali spiccano ‘ndranghetisti di elevata caratura criminale

Il prossimo 1° luglio, alle 10.00,  a Vibo Valentia, nella Base Operativo Logistica “Aeroporto L. Razza”, sede dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria, sarà celebrato il 30° anniversario dell’istituzione del prestigioso Reparto, nato dalla riorganizzazione delle storiche Squadriglie Eliportate, dislocate nelle aree più impervie del territorio calabrese ed originariamente deputate al contrasto del fenomeno dei sequestri di persona. L’unità, concepita per operare in osmosi con l’8° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Vibo Valentia, costituisce uno strumento fondamentale per il pattugliamento del territorio e per il raggiungimento di obiettivi impervi, anche con finalità di soccorso alla popolazione. L’osservazione è una delle attività più importanti dello Squadrone Cacciatori, per conseguire una capillare conoscenza del territorio e, grazie ad essa, giungere alla localizzazione e cattura di soggetti ricercati, spesso appartenenti alla criminalità organizzata e connotati da elevata pericolosità.

Trecento latitanti assicurati alla giustizia

Trecento latitanti assicurati alla giustizia

Nei suoi trenta anni di operatività, infatti, sono stati assicurati alla giustizia oltre 300 latitanti, tra i quali spiccano le storiche catture di ‘ndranghetisti di elevata caratura criminale, quali Umberto Bellocco classe 1938 (nel 1992), Giuseppe Mancuso classe 1949, detto ‘Mbrogghia (nel 1997), Giuseppe Piromalli classe 1945 (nel 1999), Giuseppe Barbaro classe 1956 (nel 2001), Giuseppe Morabito classe 1934, alias “U tiradritto” (nel 2004), Giuseppe Bellocco classe 1948 (nel 2007), Pasquale Condello classe 1950 (nel 2008). Nei tempi recenti, dopo la maxi operazione Rinascita-Scott, alla quale il 19 dicembre 2019 l’intero reparto ha dato un contributo significativo unitamente agli operatori del G.I.S. e ai Paracadutisti del “Tuscania”, i Cacciatori hanno contribuito alla cattura di Domenico Bonavota, stanato nella sua roccaforte di Sant’Onofrio, nel  Vibonese, Rosario Pugliese detto “Saro Cassarola”, localizzato e braccato in un’abitazione di Vibo Marina e Domenico Cracolici, sorpreso in un blitz notturno all’interno di un’abitazione isolata nelle campagne di Maida nel Catanzarese. Si tratta di tre elementi di spicco delle famiglie di ‘ndrangheta vibonesi, gravati da pesanti misure cautelari, che il Ministero dell’Interno aveva inserito nell’elenco nazionale dei 100 più pericolosi da ricercare. La ricorrenza, in ragione dell’emergenza epidemiologica ancora in atto, sarà festeggiata con una breve cerimonia a carattere strettamente interno, presieduta dal Comandante della Legione Carabinieri “Calabria”, Generale di Brigata Andrea Paterna.

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