“Vogliamo portare la presenza dello Stato, la testimonianza di uno Stato che cambia, che è dalla parte dei cittadini e soprattutto dalla parte della legalità a tutti i livelli”. Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti.
Lo stesso si trova oggi a Polistena, in provincia di Reggio Calabria, per un incontro con gli studenti delle scuole, insieme al presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, nel centro polifunzionale “Don Pino Puglisi”. Il ministro e il presidente Morra presentano un protocollo d’intesa fra il Miur e la Commissione antimafia sull’utilizzo dei beni confiscati per l’alternanza scuola-lavoro.
Lo stesso si trova oggi a Polistena, in provincia di Reggio Calabria, per un incontro con gli studenti delle scuole, insieme al presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, nel centro polifunzionale “Don Pino Puglisi”. Il ministro e il presidente Morra presentano un protocollo d’intesa fra il Miur e la Commissione antimafia sull’utilizzo dei beni confiscati per l’alternanza scuola-lavoro.
“Come ministro dell’istruzione – ha aggiunto Fioramonti parlando coi giornalisti – voglio ricordare che le scuole sono e continueranno ad essere presìdi di legalità e di innovazione e sono una grande forza anche per il cambiamento del Paese perché lì si fa la vera formazione. Diceva Piero Calamandrei, uno dei nostri padri costituenti, che le scuole sono istituzioni molto più importanti della magistratura e del Parlamento addirittura, anche della Corte Costituzionale, perché lì si formano i cittadini del futuro.
Portando questi valori all’interno delle scuole, facendo in modo che le scuole possano collaborare anche direttamente con le tante imprese, cooperative, realtà associative che hanno utilizzato i beni confiscati alle mafie per ricreare una nuova economia, che generi posti di lavoro ma di qualità, che fa bene al territorio, che arricchisce tutti noi, portiamo – ha concluso – un segnale importante cioè che la scuola può diventare un volano di sviluppo diverso, più sostenibile e più adeguato ai bisogni dei nostri territori”.
Redazione Calabria 7