Narcotraffico tra Calabria e Sicilia, otto condanne nel processo “Festa in maschera”

Allestito supermarket della droga dove l'organizzazione criminale commerciava cocaina, marijuana e hashish lungo l'asse Sicilia - Calabria

Affari tra Calabria e Sicilia legati al narcotraffico. Si conclude con otto condanne  il processo d’Appello su un gruppo al centro dell’operazione antidroga “Festa in maschera” condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina nel 2020. La sentenza è della Corte d’Appello di Messina, che ha ridotto leggermente le condanne di primo grado disposte nel giudizio con rito abbreviato e previsto qualche parziale assoluzione. Sono stati condannati Gaetano Mauro a 14 anni e 10 mesi, Giacomo Russo a 7 anni e 2 mesi in continuazione con una sentenza del 2019, Giacomo Lo Presti 8 anni, Alessio Papale, 8 anni e 2 mesi, Domenico Batessa 3 anni e 8 mesi, Domenico Papale 2 anni, Domenico Sottile 5 anni, Carlo Ardizzone 4 anni e 6 mesi con la concessione delle attenuanti generiche.

Le indagini

Le indagini

Le indagini della Guardia di Finanza sono sfociate nel blitz del 25 febbraio 2020 quando scattarono 9 arresti e due obblighi di presentazione alla pg. I riflettori degli investigatori furono puntati sul rione di Giostra scoprendo che era stato messo in piedi un vero e proprio supermarket della droga, dove si spacciava cocaina, marijuana e hashish, gestito da un’organizzazione che si muoveva sull’asse Sicilia-Calabria.

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