E’ stata fissata per il prossimo 22 maggio dinnanzi al gup di Vibo, Roberta Ricotta, l’udienza preliminare a carico di 11 persone indagate in un’inchiesta coordinata dalla Procura di Vibo e condotta dai carabinieri del capoluogo su un presunto smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti di varia natura nell’ambito dell’attività di gestione della frazione indifferenziata in essere dalla “EcoTriparni” che opera presso lo stabilimento situato a Vibo Valentia in località Zona Industriale-Aeroporto e che utilizza altresì un terreno con annesso capannone acquisito dal Comune di Vibo Valentia ubicato in località “Badia Falcone”.
Le ipotesi accusatorie
Le ipotesi accusatorie
Una presunta condotta illegale scoperta quasi casualmente dai carabinieri che hanno condotto le indagini coordinate dal procuratore Camillo Falvo e che avevano portato, nel novembre del 2022, al sequestro dell’area – un tempo utilizzata come discarica autorizzata – e di numerosi veicoli in forza alla società e di altre ditte, e all’iscrizione nel registro degli indagati dei vertici di quest’ultima e lavoratori ad essa appartenenti per i quali a vario titolo sono state ipotizzate le violazioni relative al trasporto e allo smaltimento illecito, anche mediante combustione, nonché deposito/abbandono incontrollato al suolo di rifiuti pericolosi e non. Contestata anche la violazione la presunta compromissione e deterioramento delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo).
I nomi degli indagati
L’inchiesta, coordinata dal procuratore Camillo Falvo e dal sostituto Filomena Aliberti, aveva visto inoltre l’iscrizione nel registro degli indagati di 18 persone. In sede di conclusione indagini (notificata agli interessati a fine 2023), il numero si era ridotto a 13, e adesso l’ufficio requirente ha chiesto il procedimento penale per 11: Giuseppe Chiaramonte, 66 anni, di Triparni, amministratore della “Eco Triparni srl”; Francesco Chiaramonte, 34 anni, di Filogaso, comproprietario; Danilo Chiaramonte, 31 anni, di Triparni, dipendente; Fabio Chiaramonte, 22 anni, di Triparni, addetto alla raccolta di materiali riciclabili; Ivan Castagna, 36 anni, di Vena Superiore, operaio e autista; Domenico Mangone, 36 anni, di Vibo Valentia, operaio; Vincenzo Crudo, 30 anni, operaio e autista; Antonino Stuppia, 91 anni, di Vibo, rappresentante dell’impresa Termotecnica Sas di Stuppia in liquidazione; Sergio Bevilacqua, 43 anni, di Gioia Tauro, intestatario di un autocarro; Raffaele Galati, 39 anni, di San Costantino Calabro, amministratore unico di Europa Sud srl; Angelo Sorrentino, 64 anni, intestatario di un autocarro.
Rispetto alla conclusione indagini esce dall’inchiesta Pasquale Barbieri, 58 anni, di Briatico, amministratore unico dell’impresa “Dimensione Arredo srl”; nella lista anche la EcoTriparni Srl con sede legale nella frazione Triparni del comune di Vibo e sede operativa, ovviamente, nella zona industriale del capoluogo di provincia.
Diritto alla difesa
Il collegio di difesa degli indagati, infine, è costituito dagli avvocati Giovanni Vecchio, Pamela Tassone, Tommaso Zavaglia, Antonio Pasqua, Patrizia Surace, Tiziana Barillaro, Giuseppe Cutrullà e Daniela Garisto.