Nicola Irto, l’ex consigliere regionale più votato nel 2020, annuncia la candidatura a segretario regionale del Partito Democratico calabrese. Il giovane politico che aveva rifiutato di scendere in campo per rappresentare il centrosinistra alle elezioni regionali del 2021 perché il partito era “in mano alle correnti” è oggi determinato a voler ricoprire un ruolo apicale all’interno dello stesso Pd Calabria. Questa mattina a Lamezia Terme, Irto ha incontrato la stampa chiarendo le ragioni della propria scelta di candidarsi in vista del congresso in programma a metà gennaio.
Irto e il Pd Calabria
Irto e il Pd Calabria
“Le energie locali – ha affermato Nicola Irto – sono state messe ai margini. Allo stesso tempo vi sono sfide gigantesche aperte in Calabria che solo una realtà politica come il Pd può affrontare. Intendo partecipare alla rigenerazione dei quadri dirigenti di partito e dei suoi metodi. C’è una nuova generazione pronta a lavorare per la collettività, vogliamo aver un rapporto forte e solidale con il partito a Roma, ma in Calabria decidono i calabresi. E’ finita l’ora delle scelte calate dall’alto. Ok alla condivsione, no alla subalternità. Veniano da due pesanti sconfitte alle elezioni regionali, facendo finta di non vedere i problemi non potremo mai cambiare questo partito. Dobbiamo cogliere il fermento dal basso testimoniato dalle vittorie in alcuni Comuni alle elezioni amministrative. In Calabria non siamo brutti, sporchi e cattivi, abbiamo dirigenti in grado di avanzare serie proposte politiche. Non mi pongo come il candidato di una parte ma come candidato di un partito unito ma plurale, tutte le sensibilità devono sentirsi rappresentate dalla mia candidatura”.
Le elezioni a Catanzaro
“C’è un vivo interesse nazionale del Partito Democratico per le elezioni amministrative del Comune capoluogo della Calabria – informa Irto – che si terranno la prossima primavera insieme ad altri tre capoluoghi di Regione. Ci sarà una battaglia nazionale su Catanzaro, dopo avere vinto due mesi fa a Cosenza e lo scorso anno a Reggio Calabria. Per noi Catanzaro è una priorità nazionale, la affronteremo in maniera forte con tutti i livelli del partito. Sono convinto che il campo largo a un centrosinistra inclusivo possa fare la differenza e può riportare Catanzaro al centrosinistra calabrese”.
Irto e il PD Calabria commissariato
“Sono molto felice del fatto che finalmente il Pd calabrese possa celebrare i suoi congressi, ho dato la mia disponibilità raccogliendo la richiesta di tante e tanti dem calabresi che mi hanno chiesto di impegnarmi anche perché il Pd – ha proseguito il capogruppo in Consiglio regionale del PD – deve uscire dalla lunga fase di commissariamento. Ringrazio il commissario Graziano, ora però chiediamo che si facciano i congressi, e si ridia dignità ai democrat calabresi. E’ chiaro che il Pd calabrese aveva tante figure di grande valore, oggi però è il momento di lavorare all’unità e alla ricostruzione e rigenerazione del partito perché abbiamo davanti enormi sfide, dalla sanità alla lotta alla ‘ndrangheta, dal welfare all’autonomia differenziata, sulla quale dobbiamo elaborare una proposta forte da portare all’attenzione del Pd nazionale, che su questo tema non è unito. Il Pd deve creare e mantenere un costante e continuo rapporto con gli iscritti, di cui spesso ci ricordiamo solo nelle campagne elettorali, e con i calabresi, da cui ci siamo allontanati e con cui ora dobbiamo stringere un’alleanza E questo non può farlo solo un segretario ma un intero gruppo dirigente espressione di tutto il Pd. Chiedo l’aiuto di tutti, credo che ci siano le condizioni per un congresso unitario”. Quanto al rapporto con la maggioranza di centrodestra alla Regione guidata dal governatore Roberto Occhiuto, Irto ha spiegato che “Il Pd non è a disposizione del presidente, questo voglio chiarirlo in maniera netta rispondendo a certe letture, per il bene della Calabria siamo disponibili al confronto mai siamo alternativi al centrodestra. E lo sfidiamo sul modello di sanità, su quello ci vogliamo confrontare e non sull’effetto scenico di qualche nota stampa. Noi”.