Luigi de Magistris non viene neanche nominato ma la stoccata, dopo l’entrata a gamba tesa di Salvatore Borsellino nella campagna elettorale calabrese, è diretta proprio a lui. Il candidato del centrodestra Roberto Occhiuto sceglie il palco allestito per lui a Serra San Bruno, nell’entroterra vibonese, per invitare il sindaco di Napoli a “prendere le distanze da chi dice che o si vota per lui o si vota per la ndrangheta”.
La ‘ndrangheta e gli “alibi”
La ‘ndrangheta e gli “alibi”
A conferma che il destinatario delle sue parole sia proprio de Magistris, Occhiuto non menziona solo la sua coalizione ma anche quelle guidate da Mario Oliverio e da Amalia Bruni per dire che in tutte le liste “ci sono galantuomini che si mettono in gioco per il bene della Calabria”. Quindi rivendica il fatto che il centrodestra abbia “inviato le liste alla Commissione antimafia” e aggiunge, però, che “dire che in Calabria tutto è ndrangheta significa non volere bene ai calabresi, perché la ‘ndrangheta ci fa schifo ma non può diventare un alibi per non fare nulla”.
“Facile vincere, ma ci servono tanti voti”
Per l’occasione il candidato alla Presidenza del centrodestra è affiancato dal coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori – che gigioneggia con il pubblico presentandolo già come “presidente della Regione” – e dalla sua collega senatrice azzurra Licia Ronzulli. Quest’ultima richiama l’orgoglio forzista delle origini menzionando Silvio Berlusconi – “tutti dobbiamo restituirgli un po’ di quello che ci ha dato” – e dando la vittoria per scontata: “Dall’altra parte c’è uno (Oliverio, ndr) che ha fatto danni e vuole farne ancora, una (Bruni, ndr) che deve mettere una toppa al Pd e un forestiero (de Magistris, ndr) che dopo aver devastato Napoli vorrebbe venire a governare la Calabria. Con uno scenario del genere – conclude – è facile vincere, ma abbiamo bisogno di investitura forte e quindi di voti”.
Ronzulli: “Primo punto del programma riguarda la sanità”
La senatrice Licia Ronzulli, dal canto suo, ha evidenziato che “sono molte le cose da fare nei prossimi 5 anni, ma il primo punto del programma di Occhiuto riguarda la sanità. Bisogna porre fine a un commissariamento che dura da 11 anni, è arrivato il momento che questo settore fondamentale torni nelle mani dei calabresi o sia posto in capo al nuovo governatore. Sono certa che Roberto Occhiuto lo chiederà al Presidente Draghi un minuto dopo essere eletto, perché conosce bene l’importanza di una sanità efficiente, che non sperperi i soldi dei cittadini, che tuteli davvero la salute dei calabresi troppo spesso costretti a curarsi fuori regione. Qui, invece, i governi di centro sinistra hanno chiuso ospedali e ridotto i centri per la medicina territoriale, hanno fatto danni incalcolabili”.
s. p.
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