Il Tribunale collegiale di Vibo Valentia ha assolto M.I.32 anni, di nazionalità bulgara, residente a Vibo, e L.R., 53 anni, nativo di San Calogero ma domiciliato a Mileto dall’accusa di prostituzione minorile aggravata. In particolare, M.I. era accusato – nell’ambito di un troncone dell’operazione della polizia denominata “Settimo Cerchio” che aveva coinvolto pure un sacerdote già condannato in via definitiva – di aver reclutato, favorito, sfruttato e organizzato la prostituzione di un 16enne dietro la corresponsione di somme di denaro o altra utilità. Con tali condotte avrebbe avviato il ragazzo minorenne al meretricio. Le condotte sarebbero avvenute dall’estate del 2015 sino all’estate del 2016 a Zungri e a Parghelia. Stessa accusa di aver compiuto atti sessuali con il medesimo ragazzo straniero minorenne, dietro somme di denaro sino a 50 euro, anche quella mossa dalla Procura nei confronti di L.R.. La contestazione riporta quale luogo di commissione Mileto, dall’ottobre del 2015 all’ottobre del 2016. Nei confronti di M.I., il pm aveva chiesto 10 anni di reclusione, mentre 3 anni erano stati chiesti per L.R.. I difensori degli imputati sono riusciti a dimostrare che gli imputati non erano a conoscenza dell’età del ragazzo che sarebbe stato consenziente.