La psicosi ‘coronavirus’ sta causando enormi problemi all’economia cinese, ma anche a quella italiana. La preoccupazione, molte volte ingiustificata, dei cittadini sta costringendo vari esercizi cinesi a chiudere fino a data da definirsi.
E’ il caso de “Il Mandarino”, storico ristorante sito nel quartiere Lido di Catanzaro che, attraverso la propria pagina Facebook annuncia la chiusura per ferie: “Siamo rammaricati -si legge- di comunicarvi che a causa della psicosi che circola in questo periodo siamo costretti a dover chiudere per ferie fino a data da definirsi”. Dunque, nemmeno le rassicurazioni dei giorni scorsi, che spiegavano come i tutti i prodotti venissero acquistati da fornitori locali, ha arginato la psicosi: “Per combattere la psicosi da coronavirus, si leggeva- vogliamo tranquillizzarvi e garantirvi che tutti i nostri prodotti sono acquistati da fornitori locali ed hanno una provenienza certificata e tracciabile. Esperti e specialisti hanno chiarito, inoltre, che non c’è possibilità di trasmissione attraverso il cibo. Infine, nessuno dei nostri dipendenti è tornato dalla Cina in questi ultimi mesi! Usate tutti buon senso e razionalità: si rischia di alimentare un altro virus, quello della discriminazione. Adesso più che mai, il popolo cinese, ha bisogno del sostegno di tutti”.
E’ il caso de “Il Mandarino”, storico ristorante sito nel quartiere Lido di Catanzaro che, attraverso la propria pagina Facebook annuncia la chiusura per ferie: “Siamo rammaricati -si legge- di comunicarvi che a causa della psicosi che circola in questo periodo siamo costretti a dover chiudere per ferie fino a data da definirsi”. Dunque, nemmeno le rassicurazioni dei giorni scorsi, che spiegavano come i tutti i prodotti venissero acquistati da fornitori locali, ha arginato la psicosi: “Per combattere la psicosi da coronavirus, si leggeva- vogliamo tranquillizzarvi e garantirvi che tutti i nostri prodotti sono acquistati da fornitori locali ed hanno una provenienza certificata e tracciabile. Esperti e specialisti hanno chiarito, inoltre, che non c’è possibilità di trasmissione attraverso il cibo. Infine, nessuno dei nostri dipendenti è tornato dalla Cina in questi ultimi mesi! Usate tutti buon senso e razionalità: si rischia di alimentare un altro virus, quello della discriminazione. Adesso più che mai, il popolo cinese, ha bisogno del sostegno di tutti”.
Ricordiamo che, secondo gli esperti, l’epidemia non si trasmette attraverso il cibo.
Redazione Calabria 7